Il sosia

Film di carattere distopico, il tema trattato è complesso e una verità assoluta non la si può cercare secondo me. James Simon è un impiegato inetto che un giorno scopre di avere un doppelganger nella sua stessa azienda, ovvero un sosia maligno in tutto e per tutto identico a lui fisicamente. Il nuovo personaggio ambiguo si insinuerà nella vita del malcapitato protagonista. Il film non fa capire fino a che punto possa essere reale e concreta l'incarnazione della personalità opposta a quella del povero Simon - ragazzo inetto, odiato dalla madre, rifiutato dalla ragazza che ama e umiliato e disprezzato sul posto di lavoro - ma cala un velo di mistero sulla realtà dei fatti rendendola molto interessante e originale. La stessa ambientazione - che richiama molto la struttura di film distopici come il Brazil di Gilliam a mio avviso - con quella sua burocrazia infinita piena di archivi con cui catalogare e smistare le persone, calza a pennello con il tema della dualità del personaggio che si vede costretto a combattere con una figura speculare alla sua ma solo nell'aspetto fisico a quanto pare. Molto appropriata la fotografia con quei tagli tra luci e ombre molte volte netti, che calcano ancora di più il senso dell'opposto, come è azzeccata anche la scelta di inserire tutti quegli specchi che deformano e cambiano le sembianze di Simon. In conclusione un ottimo film che trae ispirazione dall'omonimo romanzo di Dostoevskij, consigliato!

Il Sosia è un film ambientato in un universo distopico, dove un giovane impiegato in un mondo apparentemente composto per la maggioranza da anziani scopre l'esistenza di un suo gemello, la cui somiglianza non viene vista dagli altri. Da qui si dipana una trama passibile di diverse interpretazioni tesa fino alla fine. Altra nota di merito del film è l'ottima regia e la fotografia che sono in grado di rispecchiare il mondo spento, lento e ripetitivo che viene descritto, ben riportate dall'ottima qualità del blu ray.