9 agosto 378. Il giorno dei barbari

il professor Barbero ha illustrato con grande competenza ed accuratezza un evento stoirco di grande portata cui si accenna poco sui libri di storia a scuola , Si comprende che l'impero romano accellerava la sua parabola discendente. Uomini incapaci e corrotti in posti chiave, catene di comando interrotte, esitazione nelle decisioni. Anche Roma cercò di affrontare il problema dell'immigrazione , ma ne venne travolta.. Scritto in modo scorrevole e non pedante. Non ne ha bisogno, ma complimenti al Prof. Barbero

Pur conoscendolo dai programmi televisivi, è il primo libro del che ho letto del prof. Barbero. Mi ha colpito la semplicità e la leggerezza di lettura di uno scritto che riesce ad andare oltre la mera descrizione e ricostruzione degli eventi, analizzando nel contempo il contesto storico, sociale e culturale all'interno della quale sono maturate le scelte dei protagonisti. Focalizzandosi su un solo evento bellico, avente inoltre una durata relativamente ridotta, in realtà l'autore riesce a dare una profondità di contenuti alla narrazione non sempre riscontrabile in saggi di storia. Straordinaria semplicità di lettura, finito di leggere dal sabato alla domenica. Lo consiglio vivamente in quanto aiuta a farci comprendere la complessità della realtà storica, la quale va oltre le semplificazioni e gli stereotipi dualistici civiltà/barbarie, buoni/cattivi, invasori/invasi e che come sempre può darci spunti di riflessione per analizzare il presente.

“9 agosto 378: il giorno dei barbari” è il racconto di una delle più grandi sconfitte subite dall'esercito romano, quella del 378 d.C. per opera dei Goti ad Adrianopoli, oggi Edirne - Turchia europea. Un libro scorrevole adatto a tutti e non solo agli appassionati di storia antica o di storia militare. Questo libro è la trascrizione di un programma radio di alcuni anni fa, quindi sembrerà al lettore di ascoltare la voce carismatica del professor Barbero.