Morsa di ghiaccio

"Morsa di ghiaccio" (Longanesi, 2010) è il ventesimo romanzo (su ventisei) della serie di Dirk Pitt, uno dei principali personaggi di Clive Cussler, i cui libri sono stati tutti best-seller nella classifica del New York Times. Questo appartiene a quelli scritti insieme al figlio Dirk Cussler (sì, deve il nome al personaggio di cui prima), che dopo aver lavorato per molti anni in campo finanziario, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla narrativa. Clive e Dirk Cussler giungono qui alla loro nona collaborazione, tutte sulle avventure di Dirk Pitt. Dedicato a Leigh Hunt, uomo morto nel 2007, a cui Cussler si è ispirato per vari personaggi deceduti nei prologhi di ben 17 romanzi. Dirk Junior e Summer, i due figli gemelli di Dirk Pitt, sono impegnati in una serie di rilevazioni oceanografiche per conto della NUMA (che Cussler ha fondato veramente!), quando si imbattono in una nave alla deriva: i marinai a bordo sono morti, senza alcun segno di lotta né di scontro. Il navigato direttore della NUMA, Dirk Pitt senior viene coinvolto nell'esplosione del laboratorio di Lisa Lane, ricercatrice e amica di sua moglie , impegnata nella sperimentazione della fotosintesi artificiale per ridurre l'effetto del gas serra. Per farla funzionare serve una grande quantità di rutenio, Pitt insegue le tracce sino a una miniera inuit che i locali credevano infestata da spiriti malvagi (e dove c'è spazio per un cammeo dell'autore in persona!). Questa è una guerra per il controllo del riscaldamento globale, che getta la sua drammatica ombra sino agli Stati Uniti, i quali stanno vivendo una terribile crisi energetica. Il romanzo trapassa la storia seguendo i binari del mistero e dell'avventura.Raramente un romanzo "di genere" affronta così di petto un delicato tema ecologista e ci propone spunti su fonti di energie alternative per salvare il nostro mondo, argomento sempre più attuale ogni giorno che passa...

Ho trovato questo romanzo ben scritto e abbastanza avvincente. In linea coi miei gusti personali non ho particolarmente apprezzato la sottile ironia che pervade le molteplici disavventure vissute dai protagonisti. Ma si tratta comunque di un mio sentire personale. Comunque i vari personaggi risultano interessanti. Traspare la competenza dell'autore nel presentare le ambientazioni che contornano la storia. A mio avviso però questo romanzo ha forse il difetto di essere troppo prolisso e questo aspetto può stancare il lettore che non predilige racconti troppo lunghi. Tuttavia nel complesso ritengo che si tratti di un romanzo gradevole e che merita il successo che riscuote nel mondo.