L' isola della follia

L'idea dietro questo libro è buona come le precedenti, ma la sua realizzazione mi è parsa decisamente sotto tono. Quasi che questo libro fosse stato scritto con urgenza, alla svelta, senza ragionarci troppo. Tra parentesi, il titolo e la copertina dell'edizione italiana sono molto belli, ma c'entrano ben poco.

Preston & Child sono tra i miei autori preferiti e, a parte la nuova saga di Gideon Crew, ho apprezzato praticamente tutti i loro romanzi. Credo che la forza del personaggio di Aloysius Pendergast sia determinante per il loro successo e anche io sono affascinato dall'alone di mistero che lo circonda e dai metodi anticonvenzionali che usa nelle indagini, tanto da perdonare agli autori qualche forzatura di troppo alla Superman (o alla Dirk Pitt, per capirci). Quindi, forse, più che la storia in sé, anche in questo libro, come in altri, ho avuto il piacere di leggere dell'agente speciale Pendergast e di come la fantasia di Preston e Child lo plasmi di storia in storia. Mi piace vedere come, anche questa volta, se la caverà in situazioni disperate, ma sempre in modo sufficientemente verosimile. Ora è d'obbligo acquistare e leggere "La mano tagliata" e "Due tombe".