Via d'uscita

Un uomo che ha i minuti contati a causa di una malattia che non gli lascia alcuna speranza. Il pensiero di affrontare il cammino che lo condurrà alla fine della sua esistenza. Questo è quello che passa per la mente di Charlie Fairburn, sceneggiatore cinematografico. Forse vorrebbe far diventare per una volta, se stesso protagonista di una sua trama. Ma il tempo rimasto è troppo breve. E' giunto il momento di godersi la vita alla faccia della morte. Sul viale del tramonto, ai tavoli del Casinò, si imbatte però in una splendida donna con gli occhi a mandorla.

Un scrittore romano, un romanzo su Jay Dark, agente americano incaricato di ridurre all' impotenza i gruppi rivoluzionari americani attraverso ingenti provvigioni di droghe, e un avvocato americano, che avendo letto il libro, e vissuto in prima persona quei fatti, invita lo scrittore a riscriverne la storia. Ottimo sia nella trama che nei personaggi, il libro ripercorre gli eventi che hanno segnato quegli anni, tra guerra del Vietnam, beat generation e i complotti all' interno della CIA. Tanta carne al fuoco.

per un attimo si sfiora qualcosa al di sopra delle nostre possibilità di comprensione e capisce che per trattenere il lampo di libertà che si nasconde nel cuore delle cose dovrà lottare contro la futilità quotidiana. Tutto sommato St Aubyn è uno scrittore che mi fa simpatia. Anche se ha una vena futile, narcisistica e pesante, un gusto per la frase a effetto che si spinge fino a rendere certi personaggi piatti e caricaturali, persegue anche una sua ricerca interiore per cui la sua scrittura ha momenti di grande sincerità.