La regina del catrame. Le indagini del commissario Bertè

Il commissario e' decisamente originale, non ama , perlomeno non subito, la nostra Liguria, e' scontroso e poco propenso alle nuove conoscenze ( e in questo posso dire in realtà e' molto ligure ed è una ligure a sostenerlo!!!). Il libro e' veloce, rapido, scorrevole, molto coinvolgente...mi è' piaciuto moltissimo...in realtà ho letto prima il secondo libro dell'autore e subito dopo ho cercato tutti gli altri....buona lettura!!!!

Di solito non leggo gialli italiani ma ho provato Emilio Martini perche' l'anteprima suonava interessante. In effetti il commissario e' ben caratterizzato, con le sue debolezze (soprattutto per la focaccia ligure) e le sue peculiarita' (la lunga coda di capelli). C'e' mistero sulle ragioni del suo trasferimento da Milano a Lungariva, in Liguria, forse dovute al suo carattere impulsivo o alla sua poca tolleranza dei superiori. Anche gli altri personaggi sono ben descritti, sia i colleghi liguri, sia la proprietaria dell'albergo dove risiede. Un paio di idee sono originali (il commissario che scrive storie nere per sfogare la 'rabbia da omicidio', come la chiama lui ed i commenti della sua coscienza).

Un libro col ripieno questo, perche' all'interno, contiene anche il piccolo racconto del protagonista che oltre al suo lavoro di commissario di polizia, confinato in un piccolo paese ligure per i suoi metodi da "cane sciolto", coltiva anche la passione per la scrittura. E anche il racconto ha un suo perche'.Un libro scritto molto bene, con una trama interessante, protagonisti che si ricordano e che alla fine del libro si spera di reincontrare presto, tanto che ho comprato e gia' letto altri due libri dello stesso autore.