Il selvaggio

Estate. Periodo di intense letture, possibilmente leggere, di peso del tomo e di argomento. Caso vuole invece, che mi sia imbattuta in “Il Selvaggio” di Guillermo Arriaga. Un tomo di 750 pagine che parla di legami forti. Legami familiari, d’amicizia, d’amore, legami tra cani e padrone ma anche di lacci che possono uccidere. È un libro potentissimo, la cui storia a più livelli si svolge prettamente in Messico, il Messico pericoloso e sbandato non quello delle spiagge bianche. È città del Messico a racchiudere la storia di Juan Guillermo e dei suoi amici sbandati, dei suoi nemici cattivi, del suo amore della sua famiglia, una famiglia di umani ed animali. Si viaggia su più piani mentre un’altra storia corre in parallelo alle storie di Juan Guillermo, e poi al cambio di capitolo, arrivano sprazzi di favole da ogni dove del mondo. Un romanzo che centellini, parola per parola, frase per frase, capitolo per capitolo, perché ne sei appassionata, lo sguardo ed il pensiero ti corrono oltre però non vorresti finirlo mai. Ne sono entusiasta.

Come scritto nel titolo, è stato un romanzo particolare. Trama originale e stile forte, senza filtri. All’inizio un po’ confuso, credevo non mi avrebbe coinvolta più di tanto. E invece... mi sono dovuta ricredere. Proseguendo nella lettura, ho scoperto un libro che mi è piaciuto molto; che celebra la vita, dopo una lunga permanenza negli abissi; che dimostra come noi esseri umani possiamo risiedere negli animali e nella natura e che abbiamo molto da imparare da loro. Meravigliosi i racconti alla fine dei capitoli.

Non mi aspettavo niente da questo libro – ed è forse il motivo per cui ad oggi sto dando un parere più che positivo -, perciò tutto ciò che ho trovato dentro le sue pagine è stato assolutamente inaspettato. Mi è piaciuta moltissimo la storia di questo protagonista, il paragone tra lui e il lupo di cui vuole prendersi cura, tutto il “contorno” assolutamente sbagliato. Il motivo che mi faceva avere un po’ di pregiudizi su questa storia è uno: quasi mai gli scrittori spagnoli mi comunicano emozioni. Certo, ci sono delle eccezioni e accetto questa cosa infatti Guillermo Arriaga è assolutamente un’eccezione! La prima frase della trama scritta sul libro “Alcuni bambini crescono con gli amici invisibili, io sono cresciuto con un fratello invisibile”. Allo stesso modo io posso dire che alcuni di noi hanno delle infanzie felici e spensierate, altri invece devono rimboccarsi le maniche e lottare per avere una vita dignitosa. Mi è piaciuto molto questo libro e se vi piacciono i libri lunghi, descrittivi, pieni di avvenimenti e di cuori spezzati e con personaggi intensi ve ne consiglio assolutamente la lettura.