Alba oscura. Nevernight (Libro terzo degli accadimenti di Illuminotte)

Devo ancora leggerlo ma l'edizione lascia senza fiato, super consigliato

Anche questo volume della serie risulta all’altezza. La più bella serie di Kristoff sinora.

Il "libro terzo degli accadimenti di Illuminotte" è la conclusione amara e per alcuni punti esagerata di questa trilogia. Nulla da dire sulla scrittura di Kristoff (così particolare che vorrei utilizzare alcuni dei suoi termini nel linguaggio parlato :'Bisso e sangue!) né tanto meno sull'impeccabile traduzione. Consiglio di leggere la trilogia tutta d'un fiato (senza letture nel mentre) per togliere il cerotto con meno dolore possibile ed immaginabile. Potrei forse essere in contrasto con diversi pensieri, tuttavia per poter continuare la lettura ho sofferto per la prima metà del libro: trovavo il tutto troppo, troppo eccessivo. La figura di Mia non è mai stata veramente, più di tanto approfondita; si vedono i suoi sentimenti contrastanti, il suo continuo lottare contro se stessa e contro l'evidenza ma niente di più. I personaggi secondari ( a parer mio migliori della protagonista) non vengono caratterizzati più di tanto e a volte sembrano essere delle mere marionette pendenti dalle labbra di Mia. L'ultimo capitolo per me è stato un cercare di donare ai lettori una finta speranza su come il ""bene"" possa vincere alla fine, nonostante tutto. La parte migliore del libro? La Dicta Ultima; quella vi dico di non saltarla; è la parte che racchiude tutta l'amarezza e la difficoltà nel lasciare il racconto, quella è la parte più vulnerabile dell'intera storia. Non la considero una saga "sopravvalutata" perché in un modo o nell'altro la storia e i personaggi trascinano il lettore nel loro mondo facendogli provare un mix d' emozioni contrastanti. " Mai tirarsi indietro. Mai avere paura. E mai, mai dimenticare"