Il bacio immortale

Nono capitolo della saga “La Stirpe di Mezzanotte”. Corinne, accompagnata da Hunter, è diretta a New Orleans per ritornare dalla sua famiglia, ma scopre che il padre adottivo l’ha consegnata a Dragos, quando aveva solo diciotto anni. Scoperto il tradimento, si mette sulle tracce di un possibile alleato di Dragos per ritrovare il figlio che le è stato tolto appena nato. Al quartier generale dell’Ordine, la situazione non è per nulla semplice: la scoperta del GPS nel corpo del giovane Archer, mette tutti in allarme e aspettano l’attacco imminente di Dragos, che, purtroppo, non tarda ad arrivare. La storia diventa sempre più interessante ed avvincente, tenendo incollato il lettore. L’autrice descrive nei minimi particolari non solo le situazioni, ma anche gli stati d’animo dei protagonisti, anche, quelli del capo dell’Ordine, che, in questo particolare capitolo, è molto preoccupato per quanto potrebbe succedere alla sua famiglia allargata. Le battaglie descritte sono piene di pathos, non annoiano assolutamente e il finale è davvero sconvolgente, per nulla scontato! In questo capitolo l’autrice si è davvero superata!

Nono romanzo de “La Stirpe di Mezzanotte” che la Adrian stessa ha definito come una sorta di giro di vite della sua saga. Incentrato sulla coppia Hunter-Corinne, esso è caratterizzato da una ben più ricca e complessa azione che si sviluppa su quattro differenti fronti (la coppia protagonista prima a Boston, poi a New Orleans e in Georgia, i guerrieri dell’Ordine a Boston e nel Maine, Harvard invischiato nel gorgo della Brama di Sangue e i diabolici piani di Dragos) e da un registro narrativo più cupo e tragico rispetto ai precedenti. Il colpo di scena finale, tanto più sconcertante quanto più inatteso, lascia il lettore col fiato sospeso e con tanta voglia di saperne di più. A mio avviso, uno dei più avvincenti, ben scritti e maturi episodi del ciclo. Chapeau alla Adrian!