L' ultima settimana di settembre

La storia mi ha catturata dall'inizio. Pietro, il protagonista mi ha subito conquistata con il suo modo di essere, apparentemente disincantato, razionale, cinico e irriverente. Dopo le prime righe non ho potuto che seguire le sue parole e la sua storia. Partendo da due fatti tragici, il romanzo descriverà la nascita di un legame tra nonno e nipote adolescente e l'indimenticabile cane. :rofl: . Per quello che mi riguarda ho riso, di quelle risate derivanti dall'acume. E ho anche immancabilmente pianto. Bellissime le descrizioni di questa Italia di Settembre. Come dimenticare l'incontro con l'autostoppista romano e la sosta sulla villa al lago? Inaspettate le svolte nel finale che hanno dato alla narrazione un tono romantico. Non ho dato cinque stelle perché i fatti iniziali che danno il via al romanzo, di natura tragica, sono trattati a margine della storia e a mio parere con scarso peso, e questa forse è una scelta dettata dal voler mantenere una certa leggerezza. Ma per il resto per me è stato come previsto dalla sinossi: divertente, esilarante, commovente e poetico.

La storia mi ha catturata dall'inizio. Pietro, il protagonista mi ha subito conquistata con il suo modo di essere, apparentemente disincantato, razionale, cinico e irriverente. Dopo le prime righe non ho potuto che seguire le sue parole e la sua storia. Partendo da due fatti tragici, il romanzo descriverà la nascita di un legame tra nonno e nipote adolescente e l'indimenticabile cane. :rofl: . Per quello che mi riguarda ho riso, di quelle risate derivanti dall'acume. E ho anche immancabilmente pianto. Bellissime le descrizioni di questa Italia di Settembre. Come dimenticare l'incontro con l'autostoppista romano e la sosta sulla villa al lago? Inaspettate le svolte nel finale che hanno dato alla narrazione un tono romantico. Non ho dato cinque stelle perché i fatti iniziali che danno il via al romanzo, di natura tragica, sono trattati a margine della storia e a mio parere con scarso peso, e questa forse è una scelta dettata dal voler mantenere una certa leggerezza. Ma per il resto per me è stato come previsto dalla sinossi: divertente, esilarante, commovente e poetico.

Pietro Rinaldi è un signore di ottant'anni, senza più voglia di vivere. Ma un bel giorno qualcosa succede e si troverà con il nipote, un giovane ragazzino con cui ormai non aveva più tanti rapporti a compiere un viaggio insieme, che li porterà ad una nuova destinazione. Sarà un'occasione per conoscere l'altra persona e per riflettere sulla propria vita. Questo romanzo parla del rapporto tra un nonno ed un nipote adolescente, di storie d'amore e di rapporti umani, Non manca una sorta di ironia durante tutto il racconto, facendo anche molto riflettere sui legami di parentale e di amicizia.