L' ultima corsa per Woodstock

ho scoperto questo autore per caso, vedendo in TV alcuni episodi dei telefilm intitolati "Il giovane ispettore Morse" , che mi hanno colpito sia per la narrazione delle storie che per la curatissima ambientazione (Oxford prima meta' anni '60) sia per quanto riguarda gli esterni che gli interni sino ai vestiti ed alle acconciature delle donne senza tralasciare le splendide Jaguar . Ho quindi cercato notizie sull'autore e deciso di leggere il libro in questione . La storia e' ben costruita ed il protagonista presenta sicuramente aspetti caratteriali e modalita' d'azione originali ed interessanti. Secondo me c'e' un po' anche di Maigret e Montalbano e financo di S. Holmes , Mi cimentero' sicuramente nella lettura di un altro della serie.

Una banale informazione errata circa il possibile transito di un autobus -l’ultima corsa del titolo-si trova all’origine delle vicende narrate con maestria, garbo e sense of humour. L’assassinio di una giovane e bella ragazza costringe l’ispettore Morse e il sergente Lewis ad affrontare la loro prima indagine in coppia. Tra schermaglie, prese di posizione e fish and chips, riusciranno a non lasciarsi ingannare da false confessioni e a smascherare, a malincuore, il vero colpevole. L’ambientazione tipicamente inglese -tante serate al pub, qualche lezione al college e un po’ di pioggia sottile- ci riporta ai romanzi della Christie, ma, grazie anche alla buona traduzione, la lettura risulta molto scorrevole e nel complesso l’opera, pur datata 1975, è godibilissima.