Circe

Nonostante il disappunto che ebbi inizialmente con “La canzone di Achille” quest’ultimo romanzo dell’autrice si merita tutto l’hype che gli è stato costruito intorno. Sono stata completamente assorbita dalla rivisitazione della vita di Circe. La Miller è riuscita a trasportarci in un mondo perduto di centinaia di anni e devo ammettere che ci è riuscita benissimo. La parte più bella del libro Circe stessa, che da spaventata e timida bambina diventa una strega potente che riesce ad amare sé stessa e non ha paura della solitudine.

Leggere Circe è stato un viaggio, emozionante e meraviglioso. Chi lo ha letto in anteprima, ha detto che il nuovo libro di Madeline Miller sarebbe stato diverso rispetto a La canzone di Achille, ed è vero, effettivamente. Se al centro del primo libro dell'autrice c'è l'amore, e il percorso che i due protagonisti decidono di intraprendere insieme grazie al sentimento che li lega, in Circe leggiamo del percorso di crescita psicologica della prima maga della storia letteraria. Sì maga, e figlia del Titano Elio e di una ninfa quindi una dea, una immortale, che nonostante la sua natura divina è ritratta dalla Miller in tutta la sua umanità, i suoi tormenti, le sue fragilità di donna. Sì perché Circe, prima di tutto, è una donna. Una splendida creatura, indomita e coraggiosa che vince ogni maledizione divina con la sua arte magica, che non deriva dalle piante o dalle pozioni, ma dal cuore e dalla forza di volontà. Condannata all'esilio e ad una vita di solitudine e dimenticanza, Circe riesce a sorprendere chi la voleva sola, dimenticata e relegata in un'isola sperduta. Avrà l'amore, avrà un figlio, avrà soprattutto, dopo tanti patimenti, la benedizione di raggiungere la propria consapevolezza, la magia di essere donna, di essere se stesse malgrado gli altri ci vogliano diverse, sconfitte. La narrazione della Miller e il suo stile sono, sempre, strabilianti e non deludono. Adoro la sua capacità di rimaneggiare i miti, di umanizzarli, di renderli così preziosi per il pubblico contemporaneo. Ogni libro della Miller diventa un viaggio imprescindibile nel mito e nel cuore, di ognuno di noi.