Non ti muovere

commovente

Il ricordo di questo romanzo mi suscita solo sensazioni negative, tra le quali domina il disgusto. La storia è triste, squallida. Un'opera sicuramente forte e ben scritta ma anche uno dei libri che mi sono piaciuti meno in assoluto.

Adoro questo libro come pochi altri. Riesco a ricordare perfettamente i momenti in cui leggevo, le emozioni provate, le reazioni scatenate da determinate pagine. Il libro si apre con l'incidente della figlia quindicenne di Timoteo, che lotta tra la vita e la morte. Timoteo, stimato chirurgo dalla vita apparentemente perfetta si confessa al capezzale della figlia, sfoga frustrazioni, ansie, paure e dolori. E parla soprattutto di Italia, una donna squallida, poco attraente al punto che ci risulta difficile capire come Timoteo sia tanto attratto da lei. Una storia che inizia in maniera carnale, violenta, ma che si trasforma in tenerezza, protezione, amore. Ma Timoteo è sposato, ha una facciata da mantenere e allora, tergiversa, attende, dilaniato dall'amore che prova per Italia e dall'incapacità di chiudere il suo matrimonio. E' impossibile non provare dolore, disprezzo per la crudità di alcune scene, amore. In questo libro le emozioni sono spiegate in maniera talmente viva da coglierti in pieno. Margaret Mazzantini è un'artista, scrive di sentimenti come nessun'altra. "Ero felice, non ci si accorge mai di esserlo, Angela, e mi chiesi perché l'assimilazione di un sentimento così benevolo ci trovi sempre impreparati, sbadati, tanto che conosciamo solo la nostalgia della felicità, o la sua perenne attesa."