Il primo uomo cattivo

Ciò che più colpisce di questo libro è dei suoi personaggi è proprio quella che ad un primo impatto si tende a definire strano, bizzarro. In realtà l'autrice riesce a delineare senza paura tutt'e le sfaccettature e gli aspetti contraddittori, contorti ed irrazionali che ognuno di noi ha. Riesce a far emergere paure, desideri e ossessioni assolutamente difficili da contattare, condividere ed accettare , ma che appartengono a tutti noi. Sconsigliatissimo agli amanti della logica e della razionalità.

C'è dentro un po' di tutto, come nel minestrone, quello con i pezzi di verdura di dimensioni disuguali. Il romanzo mescola generi e temi, in un fluire quasi psicanalitico di libere associazioni in chiave ironica. Il filo dell'ironia è quello che spinge a continuare la lettura nonostante i dubbi. Mah.

Un libro molto molto strano che, sinceramente, non ha soddisfatto pienamente le mie aspettative. La protagonista, Cheryl, è sicuramente un personaggio studiato, particolare, ma un po'......"insensato". La storia è divertente sotto certi aspetti, ma nulla di eccezionale rispetto alle critiche che avevo letto sul libro.