La figlia del capitano

Classico russo scorrevole e abbastanza breve, perfetto per avvicinarsi alla lettura di classici più impegnativi.

poetico, breve, romantico, adatto anche a chi non è fan dei classici in generale ma ama immgergersi nelle belle favole

Quando si parla di “classici russi” non si può non evocare l’immagine di un libro da mille e più pagine complesso nei suoi intrecci e che ci voglio giorni, se non settimane o mesi, per riuscire a terminare. Questo libro, invece si legge velocemente ed è dovuto non è solo legata al numero esiguo di pagine, poco meno di centocinquanta, ma allo stile di Puškin . I toni usati da Puškin sembrano più quelli di una vecchia fiaba russa dove, sebbene non compari l’elemento magico le altre figure ci sono tutte. Il protagonista Grinëv, diventa il cavaliere senza macchia e senza paura, la figlia del capitano Masa, diventa la principessa in pericolo e da salvare dalle grinfie del crudele Švabrin che la tiene prigioniera e tanti altri personaggi che vi faranno amare questa storia. Ho trovato questo libro rassicurante perché appena mi sono immersa in questo mondo ho saputo che alla fine avrei avuto il lieto fine, come è giusto che accadi in ogni favola che si rispetti.