Il cane di terracotta

Leggendo Montalbano finora non ho concesso il massimo dei voti perché spesso trovavo pagine o parti che avrei scritto diversamente pur apprezzando l’ autore. In questo titolo non avrei scritto diversamente, ma lasciato il racconto così come era nato, più o meno riuscito, senza stiracchiarlo all’ inverosimile per farne un romanzo approfittando della pazienza di un onesto lettore.

Bellissimo

Il questo volume, il commissario Montalbano riesce ad arrestare un pericoloso latitante, Tanu u grecu; in realtà, l’arresto verrà precedentemente concordato. Perchè? Perchè Tano vuol ritirarsi dal mondo mafioso, prima di essere colpito da una nuova generazione e per ringraziare il commissario, Tano rivela che ai piedi della montagna del Crasto, vi è una grotta utilizzata dalla mafia come deposito. Durante un secondo sopralluogo nella grotta, Montalbano scopre al suo interno una cavità nascosta in cui troverà due cadaveri: un ragazzo e una ragazza assassinati circa cinquant’anni prima. Chi sono? Perchè sono stati ritrovati nella grotta? Chi li ha uccisi e la stessa persona che li ha portati lì? E perchè un cane di terracotta veglia i due corpi? Camilleri è sempre in posto sicuro ed è sempre piacevole tornare nella sua Sicilia, cullata dalle sue parole e dal suo dialetto.