300 guerrieri. La battaglia delle Termopili

Le battaglie sono descritte in un modo fantastico come solo Frediani sà fare. Quanto citato è l'unico motivo per un bel voto, il resto è pessimo inoltre non è un libro adatto a tutte le fascie di età

Questo romanzo storico scritto da Andrea Frediani è ambientato durante l’invasione persiana della grecia e narra le gesta dei famosi 300 spartani che con valore e tenacia resisterono ad un numero incalcolabilmente maggiore di avversari. Questa potrebbe parere una leggenda ma, come i fatti raccontano, è accaduta realmente. La storia inizia ovviamente prima della famosa battaglia, giusto il tempo di farci conoscere a grosso modo i personaggi e le situazioni sociali nell’antica grecia, soprattutto le loro funzioni e le scale gerarchiche. Purtroppo questa parte è molto lenta e noiosa, diventando quasi un peso per il lettore, ma proseguendo cominceranno ad esserci numerosi approfondimenti sugli stili di lotta e sulle armi ed armature che accompagnavano i guerrieri durante gli incredibili scontri narrati con stile energico e dinamico, fino all’incredibile battaglia che ci mostrerà anche l’acuta intelligenza tattica di questi incredibili guerrieri, narrandoci un finale di disonore e vergogna per una persona sola, l’unico sopravvissuto. Un libro che se viene comprato e letto solo per cercare una gradevole storia si rimarrà irrimediabilmente delusi dallo stile narrativo poco scorrevole e fumoso, però se lo si avvicina come ricostruzione storica romanzata si rimarrà incredibilmente soddisfatti dalle precise e minuziose ricostruzioni effettuate dall’autore, il tutto mentre assisteremo ad una incredibile battaglia dove onore, tradizione, intelligenza ed orgoglio la faranno da padrona.