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La grande carestia. La guerra di Stalin all'Ucraina
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La grande carestia. La guerra di Stalin all'Ucraina - Anne Applebaum - copertina
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grande carestia. La guerra di Stalin all'Ucraina

Descrizione


Anne Applebaum offre una ricostruzione della tragedia ucraina degli anni Trenta vivida e impressionante, rigorosamente basata su documenti governativi desecretati e testimonianze inedite dei sopravvissuti.

«Una storia magistrale e struggente della carestia ucraina provocata da Stalin» - Simon Sabag Montefiore

«Un libro potente, implacabile, scioccante e avvincente, che conferma la meritata reputazione di Anne Applebaum quale grande storica dei crimini sovietici» - The Times

«Un libro che si dimostra all'altezza delle aspettative»La Lettura

Nel 1929 la politica di collettivizzazione agricola forzata promossa da Stalin costrinse milioni di contadini russi a consegnare allo Stato bestiame, attrezzi e ogni scorta alimentare fino all'ultimo chicco di grano. È l'inizio di una catastrofica carestia, la più letale nella storia d'Europa, che causò, tra il 1931 e 1933, oltre 5 milioni di vittime, in gran parte nella Repubblica socialista sovietica di Ucraina, una delle più popolose dell'URSS. Un vero e proprio «sterminio per fame» (in ucraino, «Holodomor»), frutto della criminale operazione architettata dal governo di Mosca e attuata con particolare ferocia nel «granaio d'Europa»: la proprietà collettiva era infatti uno dei pilastri del marxismo-leninismo professato dal Partito comunista sovietico e la campagna doveva fornire ogni possibile risorsa alla crescita delle città e dell'apparato industriale e militare del Paese. Dell'erronea valutazione del limite invalicabile oltre il quale il contributo delle campagne si sarebbe capovolto in un'immane strage di vite umane, Anne Applebaum incolpa l'arbitro assoluto di ogni decisione, Stalin, sordo alle suppliche dei dirigenti comunisti ucraini e ai circostanziati rapporti della polizia segreta che lo informavano della situazione sempre più critica della popolazione. E spiega l'accanimento contro il popolo ucraino e la rancorosa rivalsa nei confronti di coloro che, durante la guerra civile degli anni 1918-1920, avevano avanzato pretese d'indipendenza proclamando l'effimera Repubblica nazionale ucraina, fautrice di una rinascita culturale e linguistica autoctona, tornata minacciosamente in auge nei primi anni Trenta in quella terra da sempre contesa. Di questa tragedia, occultata per decenni in Unione Sovietica e sepolta altrove sotto una cortina di silenzio, Anne Applebaum offre una ricostruzione vivida e impressionante, rigorosamente basata su documenti governativi desecretati e testimonianze inedite dei sopravvissuti. Una crudele verità storica in cui sono visibili sottotraccia le radici dell'odierno conflitto armato che oppone l'Ucraina, in cerca della propria identità di nazione, e la Russia; e dietro cui trapelano, nell'atteggiamento dei «nuovi zar» del Cremlino di allora e di oggi, gli inquietanti sintomi di una comune volontà genocidaria.
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Dettagli

2019
28 maggio 2019
540 p., ill. , Rilegato
Red famine
9788804711032
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Indice

Indice

Prefazione
Introduzione

La questione ucraina

I. La rivoluzione ucraina, 1917
II. Ribellione, 1919
III. Carestia e tregua, gli anni Venti
IV. La doppia crisi, 1927-1929
V. Collettivizzazione: rivoluzione nelle campagne, 1930
VI. Rivolta, 1930
VII. Il fallimento della collettivizzazione, 1931-1932
VIII. Decisioni per la carestia, 1932: requisizioni, liste nere e frontiere
Requisizioni - Liste nere - Frontiere
IX. Decisioni per la carestia, 1932: la fine dell'ucrainizzazione
L'epurazione nel Partito comunista ucraino - L'epurazione del movimento nazionale: «il rinascimento giustiziato»
X. Decisioni per la carestia, 1932: perquisizioni e perquisitori
XI. Fame: primavera ed estate, 1933
XII. Sopravvivenza: primavera ed estate, 1933
XIII. Dopo la carestia
XIV. L'occultamento
XV. Il Holodomor nella storia enella memoria

Epilogo
La questione ucraina riconsiderata

Note
Bibliografia scelta
Ringraziamenti
Referenze iconografiche
Indice dei nomi

Conosci l'autore

Anne Applebaum

1964, Washington

Giornalista e saggista statunitense, naturalizzata polacca, è stata tra l’altro editorialista del «Washington Post», vicedirettore e capo dei servizi esteri dello «Spectator» e corrispondente da Varsavia per l’«Economist». Ha scritto Between East and West (1994), resoconto di un viaggio attraverso Lituania, Ucraina e Bielorussia compiuto all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica, Gulag (premio Pulitzer nel 2004; Mondadori, 2017) e La cortina di ferro (Mondadori, 2012), La grande carestia (Mondadori, 2019).Nel 2019 le è stato assegnato il Premio Nonino Un maestro del nostro tempo, e nella motivazione si legge: "e` una delle piu` grandi testimoni morali del nostro tempo, e una fra i piu` importanti intellettuali...

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