Riverberi di Luna Comanche

(preso dallo store della Casa Editrice) Texas, 1874. James Connors è un comanchero che rifornisce di armi la tribù dei Comanche, comandati dallo spietato Lancia Spezzata, un pellerossa che si è distaccato dal villaggio di Falco Nero – il Sakem dei Comanche – intenzionato a combattere i bianchi che si sono appropriati delle loro terre. Il motivo che spinge James a immischiarsi in certi “traffici” ha un’origine lontana che lo porterà a fare i conti con se stesso e la sua coscienza molte volte nel corso di un’avventura che cambierà per sempre la sua vita. Una bellissima storia dal sapore western, un po’ “L’ultimo samurai” e un po’ “Avatar” (per le tematiche trattate). Il lettore viene catapultato in un altro mondo, lasciandosi trasportare dalla storia che scorre molto bene. Si nota un certo impegno da parte dell’autore nella ricerca di dettagli per la costruzione della trama. Buona l’idea di alternare la narrazione al diario personale del protagonista, in tal modo l’autore ha creato un legame più “intimo” tra il personaggio principale e il lettore, spiegando il suo tormento interiore e il perché delle sue azioni. Tormento, amore, passione, azione e sentimenti forti si fondono in una storia unica nel suo genere. Il finale è a dir poco commovente e struggente. Un piccolo gioiello che consiglio vivamente agli amanti del genere e non.