Sentiero nero

Terzo libro della serie di Asa Larsson che ha per "protagoniste" l'avvocato Martinsson e l'ispettrice di polizia Anna Maria Mella. Il primo ha introdotto i personaggi, nel secondo non mi sono proprio ritrovato, sia come sviluppo della scrittura che come analisi dei personaggi, questo terzo capitolo è sicuramente il migliore sia dal punto di vista della scrittura utilizzata, che come approfondimento della personalità delle due protagoniste, ed anche degli altri personaggi che ruotano intorno alla storia! Il giallo comincia con l'avvocato chiusa in una clinica psichiatrica e prende lo spunto dal raccordo con l'ultimo libro per sviluppare la storia! Tutto fila liscio, il giallo appassiona, i personaggi ti prendono, entri più in contatto con ognuno di loro, ma quello che proprio la Larsson non vuole fare è chiudere i suoi libri! Infatti alla fine anche di questa ennesima fatica non sappiamo come si chiudono tutta una serie di eventi e se alcuni personaggi chiave riescono o meno a cavarsela! In conclusione posso dire che la storia è veramente gradevole ma la pecca principale resta quella di non arrivare ad un punto fermo, lasciando aperte tutte le ipotesi ai lettori! Riassumendo parte alla grande ma chiude senza spirito di iniziativa!

Åsa Larsson dimostra sempre di più di essere una giallista sublima.La sua Rebecka Martinsson è un'anti-eroina normale,come potrebbero essercene nella vita reale. Per questo risulta magnetica.

mah! non capisco xchè si ostinino a identifarle come le "indagini di Rebecka", quando alla fine ci entra marginalmente e sono le sue vicissitudini personali a farla da padrone. Poi un grosso intreccio di notizie che portano a fare un po' di confusione ma che in qualche modo servono, solo nelle pagine finali, a dipanare la matassa. Come al solito (diversi autori svedesi)ci passano le ultime pagine di sparatorie varie e agguati che mal si addicono al clima lento di tutto il libro... Mah! difficilemnte acquisterò un'altro libro di questa autrice