1NR1. Il codice dell'espiazione

"1NR1" potrebbe sembrare un racconto post-apocalittico tra tanti: anno 3065, la razza umana è costretta a migrare su basi spaziali a causa degli Angeli Neri che hanno reso la Terra un luogo inabitabile. Non è così. L'autore dipinge un futuro distopico con estrema maestria, catturandomi sin dalle prime pagine e trascinandomi al fianco dei personaggi con una precisione sorprendente. La determinazione di Lavinia nell’affrontare la Madre diventa un riflesso della mia stessa determinazione. La rabbia di Ron che imbraccia il fucile diventa la mia rabbia, e la sua disperazione lucida nel tentativo di ricongiungersi con la sua unica ragione di vita, diventa la mia disperazione. Terminare questo libro è stato come dire addio a degli amici stretti, e ci ho messo del tempo prima di trovare le parole giuste per questa recensione. "L'ultima speranza della specie umana" è più di un semplice racconto post-apocalittico: è un viaggio emozionante attraverso la lotta per la sopravvivenza in un mondo dilaniato dal caos che, sebbene ambientato a oltre mille anni nel futuro, risuona incredibilmente simile a quello attuale. Quest'opera diventa così per me una finestra aperta su riflessioni più profonde sulla natura umana e sulle scelte che dobbiamo compiere; spingendomi fino all’ultima pagina a ricercare uno spiraglio di connessione umana in mezzo al male totalitario. Sono sincera: una parte di me vorrebbe non aver ancora letto questo libro, solo per poterlo iniziare oggi e scoprire di nuovo che "Non tutti i principi sono azzurri; non tutti gli angeli sono bianchi".