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Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2012
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Bill Bryson, nato nel 1951 a Des Moines nell’Iowa, e traferitosi ventisei anni dopo in Inghilterra nel North Yorkshire, torna nella terra natale per un viaggio on the road: 22.475 chilometri di vagabondaggio attraverso il continente americano a bordo della scassata Chevrolet della madre. 22.475 chilomteri tra gli stati continentali americani tranne i dieci del profondo sud, dove “ho visto tutto ciò che volevo vedere e un sacco di cose che non volevo… …Non mi hanno né sparato né rapinato… …Non sono mai stato avvicinato da un testimone di Geova. Ho ancora 68 dollari e un paio di mutande pulite…” Un viaggio in macchina con un baule di ricordi: il padre, la madre, il fratello, la vita a Des Moines, il baseball, le vacanze in famiglia e l’America degli Anni ‘60 e ‘70. Un girovagare in un continente vastissimo dove, tra compianti cartelloni pubblicitari stradali, fast-food, ristorantini, cinema falliti, enormi parchi naturali mal gestiti, e cowboy, l’autore si trova a riscoprire il fascino di un tempo che si è fermato e la triste constatazione di un tempo che è scivolato via troppo velocemente. Un Paese grande, con grandi contraddizioni, e tante storie da raccontare. Un guidatore attraverso un territorio enorme dove i nomi dei luoghi possono essere semplicemente affascinanti o orribilmente imbarazzanti, un continente sconfinato dove il tipo di persone che si incontra può cambiare come lo stato che si attraversa. Un bel libro, pieno di informazioni, curiosità e semplici fatti di cronaca passata, ormai dimenticata e seppellita; uno sguardo critico alle nuove generazioni e ai nuovi piani di sviluppo demografico con un’aspra e sentitissima critica verso gli agglomerati commericali in periferia che svuotano i centri di città, cittadine e cittadelle. Bill Bryson ci porta in macchina con lui, sul sedile del passeggero, chiaccherando in totale libertà tra attimi di melanconico ritorno alle radici e un pungente sguardo distaccato sul proprio Paese natale. Veramente un libro molto piacevole, carico della simpatica di questo americano inglese d’azione.
Armato di penna e taccuino, Bryson intraprende un lungo viaggio attraverso quasi tutti gli Stati Uniti. Il suo itinerario si addentra nel cuore dell'America minore, allontanandosi dalle grandi e famose metropoli per mostrare al lettore tutti quei paesini rurali e semidesertici che solo pochi conoscono. Più che un reportage di viaggio, a me è sembrata un'intermbinabile lista della spesa farcita con pochi e brevi aneddoti. Invece di inserire raccontini interessanti e curiosità, la maggior parte delle volte Bryson si è limitato ad elencare le sue azioni. Guidare da A a B, dormire nell'hotel C e poi ripartire per D, sono dettagli inutili se poi non mi racconti niente di concreto e/o divertente sui luoghi che hai visitato. Diciamo che da un libro brysoniano mi aspettavo qualcosa di meglio, non un risotto di paesini a malapena accennati! Godibile ma niente di speciale...
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