Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Lavoro e libertà nell'Italia che cambia - Bruno Trentin - copertina
Lavoro e libertà nell'Italia che cambia - Bruno Trentin - copertina
Dati e Statistiche
Fuori di libri Post sulla Community Fuori di libri
Wishlist Salvato in 1 lista dei desideri
Lavoro e libertà nell'Italia che cambia
Disponibilità immediata
8,00 €
8,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Fernandez
8,00 € + 3,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Come Nuovo
ibs
5,89 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
5,89 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Fernandez
8,00 € + 3,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Come Nuovo
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Lavoro e libertà nell'Italia che cambia - Bruno Trentin - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Nel continuo e tumultuoso accumularsi di trasformazioni che ha caratterizzato la società italiana di questo ultimo decennio, il sindacato è sembrato essere specchio e sensore di una crisi di identità del mondo del lavoro, più che interprete lucido e coerente di possibili strategie di governo dei cambiamenti in corso.Con la crisi dei vecchi modelli gerarchici del capitalismo fordista è divenuta evidente anche la crisi dei modelli di rappresentanza e di autorappresentazione collettiva dei soggetti subalterni. Alla fine, è la stessa idea di lavoro ad essere sottoposta - nel senso comune, prima ancora che nelle teorizzazioni degli esperti - a una critica radicale, che riguarda i suoi contenuti, i suoi ambiti, persino il suo «valore», in relazione alle aspirazioni delle persone. Tornano cioè alla ribalta domande semplici e radicali, che sconvolgono le vecchie certezze delle società a capitalismo industriale. Vale la pena di lavorare? Potendone fare a meno, non sarebbe meglio rinunciarvi? Come sfruttare i vantaggi dell'enorme potenziale di innovazione tecnologica che viene dalla società informatica? E se di lavoro ce n'è sempre meno, non sarà auspicabile redistribuirlo un po’ per ciascuno? E quale rapporto c'è - ci deve essere - tra il lavoro e la vita, tra il tempo dedicato a lavorare e quello destinato al resto delle attività umane? E cosa sarà, allora, il «non-lavoro»? Dove collocare tutte quelle forme di prestazione non direttamente retribuita che pure sono parte notevolissima e crescente della pratica sociale di tanti individui?

Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

1994
14 aprile 1994
X-70 p.
9788879891059
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore