L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
La rivoluzione digitale è una causa o un effetto della metamorfosi dell’economia politica che ha scatenato la crisi? Di sicuro negli ultimi decenni gli investimenti di capitale hanno ‘scommesso’ sempre più su entità puramente virtuali, i derivati, creati all’interno di speculazioni borsistiche infinitamente potenziate dalla tecnologia informatica e dalla rete; dopo la parentesi del welfare, con la crescita esponenziale dei profitti generati dai flussi finanziari, il capitalismo sembra essere diventato ciò che da sempre era, fin dai tempi atroci della rivoluzione industriale: dietro le apparenze di autonomia, flessibilità e competitività, l’attività umana venduta ad altri uomini – anche quella cognitiva – assume di nuovo le caratteristiche di “lavoro servile”. La tesi sostenuta in questo libro è che tra le nuove forme di lavoro pseudo-autonomo e il “capitalismo della scommessa” vi sia una segreta complicità, se non addirittura un ‘sistema’ nel quale, grazie alla digitalizzazione dei flussi di denaro con cui si ‘gioca’ on line, sta emergendo una nuova e insieme primitiva economia psichica, che gira compulsivamente intorno all’azzardo ed appare caratterizzata da un’esperienza del tempo puntiforme, tattica, narcisistica e sovreccitata. L’abitudine ormai diffusa di scommettere su tutto sembra suggerire che tra le “derive” del lavoro – precarietà, flessibilità, disoccupazione – e i “derivati” finanziari ci sia un profondo rispecchiamento, che spaventa il vecchio assetto sociale del capitalismo ma seduce soprattutto i giovani, cioè il futuro dell’economia politica.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore