Moti moventi. Il linguaggio del corpo

Linguaggio poetico e quello del corpo s’intrecciano in questo libro della cremonese Carla Paolini (Moti Moventi, Controluna, 2019, con l’ottima postfazione di Marina Grazioli), che oggi vado centellinando, come in una andatura mentale che asseconda fisicità del leggere e sua proiezione fantastica. Il libro di Carla Paolini mi ha fatto venire in mente un bellissimo, lontano libro di Marcello Marciani, Body Movements, tradotto da Amelia Rosselli e pubblicato da Gradiva Publications nel lontano 1988. La silloge di Carla ha una caratteristica strutturale ben precisa: ogni testo è composto da una strofa di 5 versi, che inizia con tre puntini sospensivi, ed è spaziata da un’altra di tre, che termina con altrettanti puntini sospensivi. Sono gli unici segni d’interpunzione del libro. Il tutto, quasi a voler riprodurre, anche graficamente, una precisa cartografia ritmica della versificazione. Cito il componimento finale: «…accetta la pioggia sulla pelle / invaso e contaminato / da una pervadenza infetta che lo intride / fino a raggiungere il tremito di intimità / evocato nel reticolo dei bisbigli // si affaccia la condizione senza parola / rappresa fra l’ordito infausto / dello snuff movie finale…» Luigi Fontanella- Full professor of italian - State University of New York