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Fiabe teatrali
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Descrizione


Fra il 1761 e il 1765 Carlo Gozzi scrive per la compagnia di Antonio Sacchi dieci "Fiabe teatrali" che riprendono temi, strutture e maschere della commedia dell'arte. Gli elementi favolistici si uniscono, in queste pièces, alla satira di personaggi contemporanei, come Carlo Goldoni o l'abate Chiari, illustri figure del Settecento veneziano. Le vicende, brillanti e fantasiose, sono rielaborate dalle Mille e una notte o da Lo cunto de li cunti di Giovambattista Basile, come da altri repertori novellistici italiani e stranieri. La resa scenica, le trovate, lo spirito polemico e l'irridente animo gozziano decretarono il successo delle Fiabe nei teatri alla moda di quegli anni e dei secoli a venire.
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Dettagli

1994
Tascabile
XXXVI-412 p.
9788811585442

Conosci l'autore

Carlo Gozzi

1720, Venezia

Carlo Gozzi è stato uno scrittore e drammaturgo italiano. Nato da famiglia nobile ma in gravi difficoltà economiche, si rifiutò sempre, per aristocratico orgoglio, di ricavar guadagni dalla sua attività di letterato. Nel 1747 fu, insieme col fratello Gasparo, tra i fondatori della veneziana Accademia dei Granelleschi, una delle istituzioni più conservatrici del Settecento. In polemica con C. Goldoni e con P. Chiari, colpevoli a suo giudizio d’aver messo in scena argomenti troppo realistici e plebei, pubblicò alcuni scritti satirici (come La tartana degli influssi per l’anno 1756, 1757) e, tra il 1761 e il 1765, fece rappresentare con successo dalla compagnia del «Truffaldino» Antonio Sacchi dieci Fiabe teatrali, che riprendevano...

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