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La casa in collina
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La casa in collina - Cesare Pavese - copertina
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casa in collina

Descrizione


La storia di una solitudine individuale di fronte all'impegno civile e storico; la contraddizione da risolvere tra vita in campagna e vita in città, nel caos della guerra; il superamento dell'egoismo attraverso la scoperta che ogni caduto somiglia a chi resta e gliene chiede ragione. "Ora che ho visto cos'è la guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: "E dei caduti che facciamo? Perché sono morti?" Io non saprei cosa rispondere. Non adesso almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero". La grande intuizione delle ultime pagine de "La casa in collina" sarà ripresa e portata alle estreme conseguenze artistiche e morali nell'altro grande libro di Cesare Pavese, "La luna e i falò".
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Dettagli

3
2014
Tascabile
180 p.
9788806221300

Valutazioni e recensioni

Recensioni: 4/5

Cesare Pavese ha voluto mostrare, in una singola persona, due tipologie, due comportamenti nei confronti della guerra, come se ci fossero due Corrado (il protagonista). Una tipologia era quella dell'uomo misantropo, che vuole allontanarsi dalla società e dal rumore della guerra, rifugiandosi in un luogo idilliaco, quale la collina, in cui poter osservare il mondo dall'esterno, la città che brucia e che urla poichè la guerra la sta massacrando. L'altra figura è quella di un uomo che spera nella guerra, con un senso abbastanza cinico e freddo nei confronti di quello che sta accadendo. Un uomo che sebbene cerchi di allontanarsi dalla battaglia, ne sente comunque l'eco, qualsiasi parte lui vada. Vengono mostrati i dolori di un uomo che si vede tagliato in due parti: da un lato l'uomo solitario, che ama passeggiare tra i boschi con il suo unico vero amico: il cane Belbo; mentre dall'altro lato abbiamo l'uomo che vuol godere della compagnia di un gruppo di persone che si ritrova quotidianamente all'osteria sulle colline, all'insegna di danze, canzonette e discorsi sulla guerra.

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Recensioni: 4/5

Pavese è uno degli scrittori del mio cuore, amato fin da piccola. Già dal titolo si percepisce un distacco, che è quello del protagonista dalle cose del mondo, la guerra, l'amore, la paternità, la vita stessa infine. Sentimenti e sensazioni rincorse, cercate, sognate ma in fondo mai volute veramente. Il suo dramma è in quel conflitto tra immaginazione e realtà, che lo porta a sfuggire i dolori che la vita vissuta per intero inevitabilmente comporta. Da qui la vergogna di sentirsi inadeguato, di non meritare l'amore e nemmeno la morte. Un libro carico di un dolore sordo, inespresso, e per questo ancora più intenso. Non si scrivono più libri così. Non ci sono più scrittori come Pavese.

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Recensioni: 5/5

Il distacco è quello del protagonista dalle cose del mondo, la guerra, l'amore, la paternità, la vita stessa infine. Sentimenti e sensazioni rincorse, cercate, sognate ma in fondo mai volute veramente. Il suo dramma è in quel conflitto tra immaginazione e realtà, che lo porta a sfuggire i dolori che la vita vissuta per intero inevitabilmente comporta. Da qui la vergogna di sentirsi inadeguato, di non meritare l'amore e nemmeno la morte. Un libro carico di un dolore sordo, inespresso, e per questo ancora più intenso. Non si scrivono più libri così.

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Cesare Pavese

1908, Santo Stefano Belbo (Cuneo)

Studia a Torino dove si laurea con una tesi su Walter Withman. Sin dagli anni Venti legge i maggiori autori americani e inizia a tradurre le loro opere. Fra il 1935 e il 1936, per i suoi rapporti con i militanti del gruppo Giustizia e Libertà viene arrestato, processato e inviato al confino a Brancaleone Calabro. Tornato a Torino inizia a collaborare con la casa editrice Einaudi nel 1934 per la realizzazione della rivista «La Cultura», che dirige a partire dal terzo numero. Nel 1945-46 dirige la sede romana della medesima casa editrice. Ha svolto un ruolo fondamentale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. Dopo la Liberazione, si iscriv al partito Comunista. Seguono anni di lavoro molto intenso, in cui pubblica le sue...

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