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Al diavolo con le mie gambe. Lettere di un poeta guastafeste - Dino Campana - copertina
Al diavolo con le mie gambe. Lettere di un poeta guastafeste - Dino Campana - copertina
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Al diavolo con le mie gambe. Lettere di un poeta guastafeste
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Al diavolo con le mie gambe. Lettere di un poeta guastafeste - Dino Campana - copertina
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Descrizione


Non solo Sibilla Aleramo. Le eccezionali lettere di Dino Campana ai protagonisti della cultura italiana durante la Grande Guerra riservano splendide sorprese: pugni e abbracci, minacce e goffaggini, brani di straordinario lirismo e testimonianze sempre toccanti che rivelano un vero antieroe del nostro tempo. Il padre, o forse il fratello maggiore, di tutti gli outsider dell'Italia di oggi.
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Dettagli

2015
12 novembre 2015
62 p., ill. , Brossura
9788898038701

Conosci l'autore

Dino Campana

1885, Marradi

Poeta italiano. Visse una giovinezza travagliata, che lo portò a interrompere gli studi di chimica pura all’università di Bologna; dopo un ricovero al manicomio di Imola (1906), iniziò una serie di vagabondaggi, in Svizzera e in Francia (1907). Nel 1908 è in Argentina, dove lavora come bracciante; poi a Odessa, Anversa, Bruxelles, Parigi. Nel 1909 è di nuovo ricoverato, in una clinica di Firenze. Riprende, due anni dopo, senza alcuna fortuna, gli studi universitari. Nell’autunno 1913 porta a Firenze, per consegnarlo a Soffici e Papini, il quadernetto dei suoi Canti orfici; ma, nella primavera successiva, è costretto a riscriverli, perché Soffici ha perduto il manoscritto; e li fa stampare privatamente da un tipografo di Marradi (1914)....

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