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Figli genitori famiglia. Aspetti giuridici, personali e patrimoniali dopo la Riforma della filiazione - copertina
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Descrizione


Questo manuale, diretto ai professionisti del settore, costituisce uno strumento di approfondimento delle principali problematiche in materia non solo di diritto sostanziale, ma anche di carattere processuale, concernenti i rapporti familiari che hanno come soggetto i figli (responsabilità genitoriale, mantenimento e affidamento soprattutto nel caso di crisi della coppia, illeciti verso i minori, ecc.) fornendo anche una soluzione pratica alle principali problematiche ricorrenti nelle aule dei Tribunali. Il libro esamina in modo approfondito tutti gli aspetti della recente Riforma della filiazione, introdotta dalla Legge delega 219/2012 e dal D.Lgs. di attuazione 154/2013, tenendo anche conto dell'evoluzione giurisprudenziale in materia, come ad esempio la dichiarazione d'illegittimità costituzionale del divieto di procreazione medicalmente assistita eterologa. Nel testo, inoltre, si è tenuto conto anche delle interessanti novità legislative, non ancora approvate in modo definitivo, in materia di divorzio cd. "breve". Alla parte teorica, dunque, segue una parte pratica, che completa il volume, costituita da un utile formulario, scaricabile anche con il Qr Code in calce al volume, con formule personalizzabili.
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Dettagli

2014
1 giugno 2014
Libro tecnico professionale
670 p., Brossura
9788891403445
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Indice

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1 La filiazione. Il lungo cammino dell’«uguaglianza» nel diritto di famiglia 1.1 Famiglia e principio di uguaglianza 1.2 Diritto, società, famiglia: influenza reciproca 1.3 La Costituzione Repubblicana e gli interventi della Corte Costituzionale 1.4 La riforma del 1975 e i primi capisaldi dell’uguaglianza 1.5 Gli statuti familiari 1.6 I minori 1.7 L’approssimarsi ai nostri giorni 2 La posizione del figlio «nato nel matrimonio» prima e dopo il D.Lgs. 154/2013 2.1 La posizione del figlio «nato nel matrimonio» 2.2 Il matrimonio dei genitori e la sua prova 2.3 La presunzione di paternità 2.4 Il concepimento in costanza di matrimonio 2.5 Il figlio nato prima di centottanta giorni dalla celebrazione del matrimonio: l’abrogazione dell’art. 233 c.c. 2.6 Il figlio nato dopo i trecento giorni dalla separazione o dalla cessazione degli effetti civili del matrimonio 2.7 Presunzione di paternità e lutto vedovile 3 I mezzi di prova dello stato di figlio 3.1 La prova della filiazione: generalità 3.2 L’atto di nascita e la prova della nascita in costanza di matrimonio 3.3 Il possesso di stato 4 L’azione di disconoscimento della paternità 4.1 L’azione di disconoscimento della paternità ex art. 243bis c.c.: disciplina giuridica previgente e vigente a confronto 4.2 Dal favor legittimitatis al favor veritatis della disciplina giuridica vigente 4.3 Il principio della responsabilità e l’interesse per il figlio minore 4.4 Presupposti dell’azione 4.4.1 La prova ematica e genetica 4.5 La legittimazione attiva 4.6 La trasmissibilità dell’azione 4.7 I termini di decadenza all’esercizio dell’azione: il termine in favore del marito 4.8 Il termine in favore della madre e l’imprescrittibilità dell’azione riguardo al figlio 4.9 La sospensione del termine per incapacità dei legittimati all’azione 4.10 La legittimazione passiva 4.11 Natura dell’azione ed effetti della sentenza di accoglimento e di rigetto della domanda di disconoscimento 5 L’azione di contestazione dello stato di figlio 5.1 L’ambito di applicabilità dell’azione di contestazione dello stato di figlio: profili sostanziali 5.2 La legittimazione attiva e passiva e gli effetti della sentenza 5.3 I rapporti fra la contestazione dello stato di figlio e il disconoscimento di paternità 6 L’azione di reclamo dello stato di figlio 6.1 Ambito di operatività dell’azione 6.2 La legittimazione attiva e passiva e la prescrizione 6.3 Gli effetti della sentenza 7 La posizione del figlio «nato fuori del matrimonio» prima e dopo il D.Lgs. 154/2013 7.1 Profili generali 7.2 La filiazione naturale nella codificazione del 1865 e nell’impianto originario del codice civile del 1942 7.3 La filiazione «naturale» nella Costituzione 7.4 La filiazione naturale nell’assetto codicistico previgente risultante dalla riforma del diritto di famiglia del 1975 e dagli interventi della Corte Costituzionale 7.5 La filiazione al di fuori del matrimonio alla luce della Legge delega 219/2012 e del D.Lgs. 154/2013 8 Il rapporto di filiazione al di fuori del matrimonio 8.1 Il rapporto di filiazione al di fuori del matrimonio: evoluzione legislativa 8.2 Natura e contenuto della responsabilità genitoriale sul figlio nato fuori del matrimonio 8.3 I diritti e i doveri dei genitori 8.4 La parentela e i diritti successori dei figli nati fuori del matrimonio 9 L’atto di riconoscimento del figlio e la sua impugnazione 9.1 La condizione del figlio nato fuori del matrimonio nell’art. 30 Cost. 9.2 Il principio di obbligatorietà del rapporto di filiazione 9.3 La natura giuridica e le caratteristiche dell’atto di riconoscimento 9.4 Il riconoscimento ad opera del genitore coniugato 9.5 Il riconoscimento del figlio ultraquattordicenne 9.6 Il consenso del genitore che ha già effettuato il riconoscimento e l’eventuale giudizio di opposizione 9.6.1 L’interesse del minore: evoluzione giurisprudenziale 9.7 L’inserimento del figlio nella famiglia del genitore 9.8 La forma del riconoscimento 9.9 I limiti al riconoscimento e il caso della premorienza del figlio 9.10 Gli effetti del riconoscimento 9.11 I principi generali in materia di cognome del figlio nato fuori del matrimonio: evoluzione legislativa 9.11.1 La disciplina del cognome alla luce del D.Lgs. 154/2013 9.11.2 Casi di diritto al mantenimento del cognome e il principio di fedeltà dei registri dello stato civile 9.12 Il procedimento per l’assunzione del cognome paterno 9.13 Il giudizio di impugnazione del riconoscimento: generalità 9.14 L’impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità ex art. 263 c.c., come modificato dal D.Lgs. 154/2013 9.14.1 I termini di impugnazione 9.14.2 L’impugnazione da parte del figlio minore ex art. 264 c.c., modificato dal D.Lgs. 154/2013 9.15 L’impugnazione per violenza ex art. 265 c.c. 9.16 L’impugnazione per interdizione giudiziale ex art. 266 c.c. 9.17 Trasmissibilità dell’azione ex art. 267 c.c., come modificato dal D.Lgs. 154/2013 10 L’azione per la dichiarazione giudiziale della paternità e maternità dei figli nati fuori del matrimonio 10.1 L’azione per la dichiarazione giudiziale di paternità e maternità: generalità 10.2 I limiti alla dichiarazione di paternità e maternità 10.2.1 Accertamento incidentale del rapporto di filiazione 10.3 La legittimazione attiva del figlio 10.4 L’esercizio dell’azione da parte del genitore o del tutore 10.4.1 Il consenso del figlio minore che ha compiuto quattordici anni 10.4.2 La rinuncia all’azione da parte del genitore e la transazione 10.5 La legittimazione passiva 10.6 Il procedimento per la dichiarazione giudiziale di paternità o maternità: competenza 10.7 Il giudizio preliminare di ammissibilità 10.7.1 La dichiarazione giudiziale e l’interesse del minore 10.8 La prova della paternità 10.9 La prova della maternità 10.10 La prova ematica e/o genetica 10.11 Gli effetti della dichiarazione giudiziale 11 La condizione del figlio non riconoscibile e di quello non riconosciuto 11.1 La disciplina del figlio incestuoso: evoluzione legislativa 11.2 La disciplina conseguente all’intervento della Corte Costituzionale 11.3 La disciplina giuridica vigente: l’art. 251 c.c. così come modificato dalla L. 219/2012 e dal D.Lgs. 154/2013 11.4 L’azione prevista dall’art. 279 c.c. 11.5 L’assegno dei figli non riconoscibili a carico dell’eredità 12 Le forme di legittimazione del figlio naturale nella normativa previgente 12.1 L’ultimo spazio da riservare alla legittimazione 12.2 La legittimazione per susseguente matrimonio 12.3 La legittimazione per provvedimento del giudice 12.3.1 Il procedimento giudiziale di legittimazione 12.4 La legittimazione dopo la morte dei genitori 12.5 Gli effetti della legittimazione 13 I rapporti tra genitori e figli nella disgregazione del matrimonio e in caso di genitori non coniugati. Rilievi normativi 13.1 Considerazioni introduttive: il quadro normativo 13.2 La L. 54/2006 13.3 La L. 219/2012 e il D.Lgs. 154/2013 14 L’affidamento dei figli minori nella crisi della coppia genitoriale 14.1 I provvedimenti relativi alla prole e all’interesse morale e materiale del minore 14.2 Il diritto del minore alla bigenitorialità e la disciplina dell’affidamento 14.3 L’affidamento condiviso quale tipologia ordinaria di affidamento e l’affidamento esclusivo quale tipologia di affidamento avente carattere residuale 14.3.1 La richiesta pretestuosa di affidamento esclusivo da parte di uno dei genitori 14.4 Altre tipologie di affidamento retaggio del passato 14.5 Le soluzioni giurisprudenziali relative all’affidamento del minore 14.6 Affidamento della prole e autonomia privata 14.7 La responsabilità genitoriale e l’affidamento del minore 14.7.1 La violazione delle disposizioni relative all’affidamento: controversie in ordine all’esercizio della responsabilità genitoriale 14.8 Il diritto della prole a mantenere «rapporti significativi con gli ascendenti 15 Il diritto dei figli al mantenimento nella crisi della coppia genitoriale 15.1 Il diritto-dovere dei genitori di avere cura dei propri figli 15.2 Il mantenimento della prole 15.3 L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli minori di età nella normativa codicistica previgente risultante dalla riforma del diritto di famiglia del 1975 15.4 L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli minori di età nella normativa vigente 15.4.1 Le modalità di attuazione dell’obbligo di mantenere la prole minore di età 15.4.2 Il mantenimento diretto 15.4.3 L’assegno perequativo 15.4.4 La titolarità del diritto all’assegno di mantenimento disposto nei confronti dei figli minori di età 15.4.5 La decorrenza dell’assegno di mantenimento 15.4.6 Gli accordi relativi al mantenimento 15.5 L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli maggiori di età nella normativa codicistica previgente risultante dalla riforma del diritto di famiglia del 1975 15.6 L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli maggiori di età nella normativa vigente 15.7 L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli maggiori di età portatori di handicap grave 15.8 La revisione delle regole sul mantenimento 15.9 Inadempimento dell’obbligo di mantenimento e strumenti di tutela 16 Il diritto dei figli di vivere nell’abitazione familiare in caso di disgregazione della famiglia 16.1 Considerazioni introduttive 16.2 Il godimento e l’assegnazione della casa familiare 16.3 La residenza del minore dopo la disgregazione del nucleo familiare 17 Gli aspetti processuali dell’affido 17.1 Profili generali sostanziali e processuali dell’affidamento del figlio in caso di crisi genitoriale 17.2 La competenza funzionale sui procedimenti di affidamento dei figli di genitori coniugati e non coniugati 17.3 La competenza territoriale sui provvedimenti di affidamento della prole di genitori coniugati 17.4 La competenza territoriale sui provvedimenti di affidamento della prole di genitori non coniugati 17.5 Le conseguenze del trasferimento illecito sulla determinazione della competenza territoriale 17.6 Gli accordi dei genitori e l’interesse del minore 17.6.1 L’audizione del minore e il rilievo processuale delle sue dichiarazioni 17.7 La valenza processuale dell’invito alla mediazione 17.8 I provvedimenti solutori e sanzionatori ex art. 709ter c.p.c 18 La procreazione medicalmente assistita 18.1 Filiazione «naturale», «civile» e «assistita». Definizioni e precisazioni preliminari 18.2 Ricognizione delle principali problematiche implicate nella vicenda: generalità 18.3 Il superamento del paradigma naturalistico: la PMA come nuova forma di riproduzione o trattamento terapeutico? 18.4 Status familiae e personae: maternità, paternità, filiazione: ricognizione dei principali profili problematici in ambito di procreazione «in vitro» c.d. eterologa e di surrogazione di maternità 18.5 Il valore assunto dal «consenso informato» nella definizione e conformazione della vicenda 18.5.1 Il valore vincolante del consenso prestato 18.6 La soggettività giuridica del concepito: il problema dello statuto dell’embrione umano 18.7 La tutela del concepito nell’elaborazione della giurisprudenza 18.8 Il «sistema regolativo» previgente e la L. 40/2004 sulla PMA 18.8.1 Ricognizione dei principali profili problematici della L. 40/2004 18.9 L’interpretazione costituzionalmente orientata della L. 40/2004 da parte della giurisprudenza 18.9.1 Autodeterminazione, consenso informato, tutela della salute della donna. La questione paradigmatica della diagnosi genetica pre-impianto (PGD) 18.10 La declaratoria di incostituzionalità dell’art. 14, co. 2 e 3, L. 40/2004 e la sentenza della Corte Cost. 151/2009 18.11 Le questioni «ancora» aperte tra interventi del Giudice nazionale ed europeo 18.11.1 I limiti di accesso alle tecniche ex artt. 4 e 5 L. 40/2004 18.11.2 La libertà di ricerca scientifica e i divieti assoluti di indagine sull’embrione ex art. 13 L. 40/2004 18.12 Il divieto di PMA c.d. eterologa ex art. 4 L. 40/2004. La pronuncia di illegittimità costituzionale del 9 aprile 2014 19 Dalla potestà dei genitori alla responsabilità genitoriale 19.1 L’evoluzione della potestà genitoriale 19.2 La potestà dei genitori nella Costituzione 19.3 La riforma del diritto di famiglia e la nuova centralità del minore 19.4 La potestà del genitore nel codice civile prima delle modifiche introdotte dalla L. 219/2012 e dal D.Lgs. 154/2013 19.4.1 L’esercizio della potestà nella disciplina giuridica previgente 19.5 La tutela del minore nelle Convenzioni internazionali 19.6 La Convenzione ONU sui diritti del fanciullo 19.7 La Convenzione dell’Aja 19.8 La tutela del minore nelle Convenzioni europee 19.9 La Legge 219/2012 e il D.Lgs. 154/2013: dal concetto di potestà genitoriale a quello di responsabilità genitoriale 20 Gli illeciti penali contro i minori e la decadenza dalla responsabilità genitoriale 20.1 Illeciti fisici: l’abuso dei mezzi di correzione 20.2 I maltrattamenti in famiglia 20.3 La violenza sessuale 20.4 La riduzione in schiavitù 20.5 La violenza privata 20.6 La minaccia 20.7 Gli illeciti psicologici e morali: la violenza assistita 20.8 Lo stato di abbandono e l’adottabilità 20.8.1 L’adozione «nociva» 20.9 Gli illeciti economici 20.10 Rilevanza penale della violazione degli obblighi di assistenza familiare 20.10.1 Gli impedimenti all’erogazione dei mezzi di sussistenza 20.10.2 I mezzi di sussistenza: differenza dal mantenimento e dagli alimenti 20.11 La sospensione e la decadenza dalla responsabilità genitoriale in ambito penale 20.11.1 L’illegittimità costituzionale dell’art. 569 c.p. 20.12 La decadenza dalla responsabilità genitoriale in ambito civile 20.12.1 L’allontanamento dalla casa familiare 20.13 La responsabilità genitoriale e i trattamenti sanitari 20.14 La responsabilità genitoriale e le credenze religiose 21 L’adozione 21.1 Finalità e caratteristiche dell’adozione legittimante dei minori 21.2 I requisiti degli adottanti 21.2.1 Il matrimonio 21.2.2 L’età 21.2.3 Idoneità affettiva e capacità ad educare, istruire e mantenere il minore 21.3 Lo stato di abbandono: condizioni 21.3.1 Ipotesi di stato di abbandono: casistica giurisprudenziale 21.3.2 La disponibilità dei genitori e dei parenti 21.4 La valutazione delle condizioni relative allo stato di adottabilità 21.5 L’apertura del procedimento 21.6 L’accertamento dello stato di abbandono 21.7 Parti del procedimento, ascolto e consenso del minore 21.8 Provvedimenti provvisori 21.9 Impugnazione della sentenza che dichiara lo stato di adottabilità e revoca dello stato di adottabilità 21.10 La scelta dei coniugi idonei e affidamento preadottivo 21.11 La dichiarazione di adozione 21.12 Adozione aperta o mite 21.13 Le informazioni sulle origini dell’adottato 22 L’adozione in casi particolari 22.1 Premessa 22.2 Le ipotesi tassative di adozione ex art. 44 L. 184/1983 22.3 I requisiti per la pronuncia dell’adozione in casi particolari 22.4 Consenso e assenso 22.5 Effetti dell’adozione ex art. 44 L. adoz 22.6 La sentenza che pronuncia l’adozione: effetti e impugnazione 22.7 Revoca dell’adozione 22.8 Minori stranieri e adozione internazionale in casi particolari 23 L’affidamento familiare 23.1 Finalità e caratteristiche dell’affidamento familiare 23.2 Presupposti dell’affidamento familiare 23.3 Il procedimento di affidamento 23.3.1 Contenuto del provvedimento di affido 23.3.2 Norme procedurali applicabili e impugnazioni 23.4 Cessazione dell’affidamento 23.5 Poteri e doveri degli affidatari 23.6 L’affidamento ad Istituto di ricovero 24 L’adozione civile 24.1 Premessa 24.2 Condizioni 24.3 Divieti 24.4 Consenso 24.5 Assenso del coniuge o dei genitori 24.6 Effetti 24.7 La revoca dell’adozione 24.8 Il procedimento 25 Illeciti endofamiliari, con particolare riferimento ai figli 25.1 Introduzione 25.2 I doveri dei genitori 25.3 Gli atti illeciti commessi dai genitori nei confronti dei figli e responsabilità civile 25.4 La responsabilità genitoriale da mancato riconoscimento del figlio nato fuori del matrimonio 25.5 La responsabilità del genitore non affidatario per mancato esercizio del diritto-dovere di visita (la giurisprudenza ante riforma del 2006) 25.6 La responsabilità del genitore affidatario che ostacola i rapporti con l’altro genitore (la giurisprudenza ante riforma del 2006) 25.7 Inadempienze e violazioni nell’affido condiviso 25.8 La responsabilità da riconoscimento non veritiero di paternità. Il disconoscimento della paternità 25.9 La responsabilità da procreazione 25.10 Violenza sessuale consumata in danno dei figli e responsabilità civile 25.11 Richiesta infondata di interdizione di un genitore e condanna ex art. 96 c.p.c 26 Tutela, emancipazione ed amministrazione di sostegno 26.1 Breve riepilogo dei cardini del nostro sistema normativo in tema di capacità e incapacità d’agire della persona fisica 26.2 Gli istituti di protezione dei soggetti minorenni: responsabilità genitoriale, tutela del minore, curatela dell’emancipato 26.3 La tutela del minore: caratteristiche generali dell’istituto 26.4 Il procedimento per la nomina del tutore e del protutore 26.5 L’ufficio del tutore e del protutore: scelta del soggetto e gratuità dell’ufficio 26.6 Incapacità all’ufficio tutelare e dispensa dallo stesso 26.7 Le funzioni del tutore e del protutore 26.8 Obblighi del tutore e sua responsabilità 26.9 Cessazione della tutela 26.10 L’emancipazione: natura ed effetti 26.10.1 Il curatore del minore emancipato 26.10.2 Capacità d’agire del minore emancipato 26.11 Gli istituti di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia: tutela, curatela, amministrazione di sostegno 26.11.1 Valore sociale della L. 6/2004: finalità e contenuto 26.12 Tutela e curatela dei maggiorenni incapaci. Interdizione e inabilitazione 26.13 L’amministrazione di sostegno: aspetti generali 26.14 Il procedimento per la nomina dell’amministratore di sostegno 26.15 Revoca e modifica del decreto di nomina dell’amministratore di sostegno 26.16 Scelta dell’amministratore di sostegno e requisiti soggettivi 26.17 Le funzioni e i compiti dell’amministratore di sostegno. Poteri in materia di scelte terapeutiche 26.18 I doveri dell’amministratore di sostegno 26.19 I soggetti beneficiari dell’amministrazione di sostegno. Infermità o menomazione psichica e fisica 26.20 Ambito di applicabilità dell’amministrazione di sostegno in relazione agli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione 26.21 Capacità del beneficiario dell’amministrazione di sostegno 26.22 Cura della persona ed esercizio dei diritti non patrimoniali. I c.d. «diritti personalissimi» 26.23 Il regime di invalidità degli atti nell’amministrazione di sostegno. L’azione di annullamento Formulario

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