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2006
1 gennaio 2007
9788854105232

Conosci l'autore

Giuseppe Giusti

(Monsummano, Pistoia, 1809 - Firenze 1850) poeta italiano. Nacque da agiata famiglia e studiò legge a Pisa, dove partecipò a riunioni patriottiche simpatizzando per i repubblicani. Più tardi, anche per influenza di A. Manzoni e di altri scrittori lombardi conosciuti a Milano nel 1845, abbracciò le idee dei moderati, cui restò fedele anche quando partecipò agli eventi del 1848 in Toscana. Morì di tisi in casa dell’amico Gino Capponi. La sua fama è legata a quel centinaio di poesie (la raccolta dei Versi editi ed inediti uscì postuma nel 1852) che egli stesso chiamò «scherzi» perché di prevalente intonazione satirica e giocosa. In quelle composte tra il 1831 e il 1845 domina la satira morale e sociale, espressa mediante la caricatura di alcuni tipi: il voltagabbana (Il brindisi di Girella),...

Gino Capponi

(Firenze 1792-1876) uomo politico e scrittore italiano. Fondatore, con G.P. Vieusseux, dell’«Antologia» (1821) e promotore dell’«Archivio storico italiano» (1841), fu tra gli esponenti del liberalismo moderato; nel 1860 fu nominato senatore del regno. Ebbe l’amicizia di Leopardi, che gli dedicò la Palinodia (1835), nella quale prendeva ironica distanza dall’ottimismo dei liberali. Scrisse un importante Frammento sull’educazione (1845), Cinque lettere di economia toscana (1845) e la Storia della Repubblica di Firenze (1875). La prosa di C., che intreccia con eleganza dati e momenti oratori, fatti e moralità, si inserisce nella tradizione classicista.

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