Il caso G

Un giallo un po' insolito che racconta di un'indagine non risolta nonostante che la polizia tenti di incriminare l'uomo che ritiene colpevole di aver assassinato la moglie. Un caso che nessuno dei poliziotti coinvolti riesce a dimenticare, in particolare il commissario Van Veeteren, che ha guidato l'indagine. Dopo quindici anni dall'omicidio qualcosa rimette in moto la caccia all'uomo e, anche se ormai in pensione, Van Veeteren collabora con i colleghi nell'intento di affidare finalmente alla giustizia il colpevole. Quando sembra che non sia nuovamente possibile incriminare l'uomo un colpo di scena dà l'avvio all'inaspettato epilogo. Trovo che sia un romanzo molto ben condotto, con personaggi e vicende molto credibili e con un finale che fa quadrare tutto e che non avevo immaginato.

Ma che bello questo ennesimo giallo di Hakan Nesser! Sarà che ormai considero Nesser un amico fidato, un po' come Indridason, anche se forse con quest'ultima lettura, mi sento più intima del primo che del secondo; sarà perché Van Veeteren è un uomo di singolari silenzi e sensibilità; sarà che il ritmo e la suspense non si sgranano mai per tutto il libro, e sì che viaggiando sulle oltre 400 pagine il rischio c'era; sarà che questi commissari, ispettori, poliziotti nordici son proprio della mia misura; sarà che venivo fuori da una lettura di tutt'altro genere e molto deludente, ma questo è il dettaglio meno significativo per l'apprezzamento del libro in questione; sarà che la storia è proprio bella e ben costruita; sarà che l'ex commissario ora libraio ha una personalità a sbalzo che affascina e inchioda; sará che il finale ha una nota di amara dolcezza che lascia una meraviglia tenera nel cuore; insomma, se ancora non son stata convincente e non ho stimolato in voi una curiosità tale da acquistare di corsa questo libro, considerate almeno le 5 stelle che ho assegnato, come un validissimo motivo. Certo dovete comunque fare atto di fiducia in me. Se non è nel vostro stile fare letture al buio e considerate questa, nonostante la luce che ha acceso una sconosciuta, una lettura oscura, allora girate al largo da "Il caso G". Peccato per voi!