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Impresa sociale. Dalla gestione strategica agli strumenti operativi - copertina

Descrizione


La recente presentazione della nuova legge sull'impresa sociale sottolinea in maniera forte la necessità di diffondere ad ampio raggio i possibili strumenti di gestione dell'impresa in un'ottica nuova. L'impresa sociale ha necessità di darsi una veste organizzativa solida, che faciliti i meccanismi di partecipazione e condivisione e che le permetta di valutare l'impatto dei propri servizi nella comunità in cui opera (certificazione di qualità, marchi, bilancio sociale ecc.). Il testo propone una lettura integrata dei più efficaci strumenti di gestione dell'impresa sociale mettendo in evidenza alcune esperienze eccellenti nel panorama italiano.
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Dettagli

2006
28 settembre 2006
Libro tecnico professionale
191 p., Brossura
9788874664726
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Indice

Prefazione di Carlo Borgomeo/ Introduzione/1 Le traiettorie evolutive e gli scenari di sviluppo di Flaviano Zandonai1.1. Introduzione1.2. Lo scenario generale1.2.1. L'impatto della nuova normativa 1.2.2. L'auto-organizzazionedella società civile 1.2.3. I rapporti con la pubblica amministrazione1.2.4. I mutamenti nel terzo settore1.3. La 'crescita per eterogeneità' dell'impresa sociale1.4. Le traiettorie evolutive /In sintesiDomande di autoverifica2 Le peculiarità dei modelli organizzativi e gestionalidi Flaviano Zandonai2.1. Introduzione2.2. I temi principali del dibattito2.3. Il 'fabbisogno organizzativo' delle imprese sociali2.3.1. La natura relazionale dei beni prodotti 2.3.2. L'ibridazione dellerisorse come modalità di sostegno 2.3.3. La dimensione locale comecampo di azione 2.3.4. La multiappartenenza come sistema di governo2.3.5. Il carattere emergente e la questione della legittimazione2.4. I principi organizzativi2.5. Gli elementi costitutivi del modello2.5.1. La centralità della governance2.6. Le tappe dello sviluppo2.6.1. Il sistema istituzionale di governo 2.6.2. L'area amministrativa2.6.3. La gestione della produzione 2.6.4. La gestione del capitale umano2.6.5. La rete2.7. Alcune leve su cui agire2.7.1. Il teamwork 2.7.2. I luoghi e le forme di connessione 2.7.3. Ilmanagement di rete 2.7.4. Politiche per la crescita del management2.8. ConclusioniIn sintesiDomande di autoverifica3 Costruire una mission partecipatadi Paolo Boccagni3.1. Introduzione3.2. La mission nelle imprese sociali: di che cosa stiamo parlando3.3. (Ri)scrivere una dichiarazione di mission: senso, finalità,modalità3.3.1. A che cosa serve' 3.3.2. A che cosa non serve'3.3.3. L'organizzazione come è e/o come vorrebbe essere' 3.3.4. Su qualelivello organizzativo si colloca'3.4. Come costruire una dichiarazione di mission condivisa'In sintesiDomande di autoverifica4 Qualità organizzativa, impresa sociale e certificazionedi Andrea Baldrati e Simona Taraschi4.1. Introduzione4.2. L'impresa sociale di fronte alle norme iso4.2.1 Valori e dimensioni dell'impresa sociale 4.2.2. La certificazione daadempimento a fattore di sviluppo4.3. Dare struttura: dalla mission al 'design organizzativo'4.3.1. La centralità della mission 4.3.2. Il ruolo della pianificazionestrategica 4.3.3. La gestione per processi4.4. Dare armonia: le pratiche per ottimizzare la strutturaorganizzativa4.5. Dare misura: dalla pianificazione alla misurazione dei risultatiper il miglioramento continuo©4.5.1. I presupposti della valutazione 4.5.2. Gli oggetti della valutazioneimpresa sociale4.5.3. Le modalità e gli strumenti di valutazione 4.5.4. La gestione e la'cura' delle risorse umane 4.5.5. Una proposta di valutazione integrata: ilmodello icf4.6. La certificazione di qualità: dalla tattica alla strategiaIn sintesiDomande di autoverifica5 La qualità visibile attraverso i marchidi Simona Taraschi5.1. Introduzione5.2. I marchi specialistici per la valutazione della qualità deiservizi5.2.1. L'attribuzione e la verifica dei requisiti5.3. Più qualità e più servizi con il marchio pan5.3.1. L'esperienza della cooperativa Namastè5.4. Comunità Solidali: promuovere l'innovazione nei serviziresidenziali per la salute mentale5.4.1. L'esperienza della cooperativa LiberaMente5.5. Elementi per una politica di marchio per l'impresa socialeIn sintesiDomande di autoverifica6 Il monitoraggio per la pianificazione e la gestionedi Francesco Abbà e Roberto Pontiggia6.1. Introduzione6.2. Un'impresa comune6.2.1. La rilevanza della mission6.3. Le ragioni di un approccio6.3.1. Le funzioni dei sistemi di pianificazione e controllo6.4. Pianificazione e controllo nelle imprese sociali6.4.1. Pianificazione e controllo strategico 6.4.2. Pianificazione e controllodirezionale 6.4.3. Pianificazione e controllo operativo 6.4.4. Attivitàtrasversali ai processi di pianificazione e controllo6.5. Il monitoraggio per il miglioramento continuo6.5.1. Il monitoraggio delle performance nella rete cgm6.6. Gli apprendimenti dalla sperimentazione6.7. Note critiche e conclusioniIn sintesiDomande di autoverifica7 Comunicare e connettere con la carta dei servizidi Maurizio Mennella e Simona Taraschi7.1. Introduzione7.2. L'utenza come parte attiva nella stesura della cartadei servizi7.2.1. I significati attribuiti alla carta dei servizi 7.2.2. Gli interlocutoriesterni 7.2.3. La carta dei servizi per il consorzio 7.2.4. La figuradel garante super partes 7.2.5. La revisione della carta dei servizi7.3. La qualità 'parla' con la carta dei servizi7.3.1. Vantaggi e criticità dell'integrazione 7.3.2. Alcune indicazioniper il futuro7.4. La carta dei servizi per una visione di lungo periodoIn sintesiDomande di autoverifica8 Verso il bilancio sociale di rete e di territoriodi Silvia De Vogli8.1. Il bilancio sociale tra profit e non profit: come i fini influenzanoi mezzi8.2. Il bilancio sociale nel terzo settore8.2.1. Natura 8.2.2. Funzioni, ovvero i potenziali d'uso8.3. Cenni sul b-res8.4. Gli sviluppi futuri del bilancio sociale nelle imprese sociali(e non solo)8.4.1. Il bilancio sociale di rete 8.4.2. Il bilancio sociale di territorioIn sintesiDomande di autoverifica9 Imprese sociali e politiche di sviluppo localedi Giuseppe Guerini e Flaviano Zandonai9.1. Introduzione9.2. La centralità della programmazione per le imprese sociali©9.2.1. La co-costruzione dell'interesse generale 9.2.2. Imprese socialie governance territoriale: l'opportunità della legge 328/20009.3. Piani di zona e imprese sociali: luci e ombre del casolombardo9.3.1. Una programmazione difficoltosa 9.3.2. La risorsa della conoscenza9.3.3. Una 'visione' limitata 9.3.4. L'importanza della valutazione9.3.5. Dare centralità ai Piani9.4. Indicazioni per un ruolo attivo nella governance territoriale9.4.1. Accedere ai 'luoghi' della programmazione 9.4.2. L'equilibriotra ruolo politico e produttivo 9.4.3. Contribuire al sistema informativolocale 9.4.4. Favorire l'integrazione delle politiche sociali9.4.5. L'allocazione delle risorse economiche 9.4.6. Promuovere l'identitàdelle imprese sociali 9.4.7. Le reti come fattore di integrazione bottom upIn sintesiDomande di autoverifica10 L'integrazione degli strumenti di gestionedi Gabriella Bartolomeo e Simona Taraschi10.1. Introduzione10.2. Dalla stratificazione all'integrazione10.3. Come fare integrazione: gli snodi critici10.3.1. Le competenze e i ruoli specialistici 10.3.2. La centralitàdel sistema informativo 10.3.3. Il carattere incrementale e la modularitàdegli strumenti 10.3.4. Da dove partire con i percorsi di integrazione10.3.5. Strumenti e identità10.4. Interventi a sostegno dell'integrazione10.4.1. Check-up organizzativo 10.4.2. Interventi 'di cerniera'10.4.3. Benchmarking10.5. La sostenibilità dei processi di integrazione10.6. Integrazione e lavoro di rete10.7. Il percorso di evoluzione dei 'tecnici' degli strumenti10.8. ConclusioniIn sintesiDomande di autoverifica11 Impresa sociale, territorio e nuovo welfaredi Johnny Dotti e Gianantonio Farinotti11.1. Il contesto11.2. Consapevolezza e visione11.3. Territorio: un'opzione per il futuro11.4. Alcuni suggerimenti per l''uso'11.5. L'impresa sociale attore delle politiche di welfareIn sintesiDomande di autoverificaNoteBibliografia

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