Il signore delle anime

Non uno dei miei preferiti dell'autrice, ma fa riflettere molto e lo si legge in quattro giorni

La Némirovsky ha la capacità di raccontare la crudeltà umana con una naturalezza disarmante, poca fiducia nel genere umano? No, in realtà ne ha fin troppa. Dario Asfar è un giovane medico, parte da zero, dal fango, come lui stesso afferma; dovrà spesso umiliarsi, agire in modo poco nobile, per andare avanti, per mettere radici in un territorio ostile, in cui la gente lo guarda con diffidenza. Fin quando decide di dare una svolta alla sua vita e riuscirà ad ottenere ciò che ha sempre sognato: ricchezza e rispetto; ma si tratta di un rispetto di pura apparenza, per tutti resterà il solito ciarlatano. La ricchezza, farà emergere il suo carattere ed i lati negativi saranno chiari al lettore, non si fa scrupoli, forse non ne ha neppure, sa che le sue azioni non sono giuste, ma non si ferma; neppure gli occhi delusi di suo figlio, Daniel, lo fermeranno. Dario spiegherà a Daniel, con estrema tranquillità, che potrà giudicarlo solo quando sarà un uomo, solo dopo aver vissuto la sua vita, aver camminato nel suo stesso fango, aver avuto la sua stessa fame, solo allora potrà giudicare le sue scelte. Il libro ha una conclusione amara, mi è piaciuto molto, anche se non è uno dei miei preferiti dell’autrice.

Angosciante ma struggente