Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Fuori di libri Post sulla Community Fuori di libri
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
Nationality Letteratura: Austria
Detti e contraddetti
Disponibilità immediata
8,00 €
-43% 14,00 €
8,00 € 14,00 € -43%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Firenze Libri
8,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
Equilibri Libreria
12,24 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
LIBRACCIO VINTAGE
18,50 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Firenze Libri
8,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
Equilibri Libreria
12,24 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
LIBRACCIO VINTAGE
18,50 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi
Detti e contraddetti - Karl Kraus - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
Detti e contraddetti

Descrizione


Fra i massimi scrittori di questo secolo Karl Kraus è finora il meno noto, fuori dai paesi germanici, soprattutto per l’enorme difficoltà che pone la lingua di ogni sua opera. Il volume che qui si presenta contiene in traduzione, per la prima volta al mondo, un’ampia scelta da suoi testi fondamentali. Kraus nacque a Jicin, in Boemia, nel 1874, e fin dalla prima infanzia visse a Vienna, dove morì nel 1936. Dopo un brillante inizio come critico ebbe l’offerta di scrivere feuilletons, noi diremmo elzeviri, per la «Neue Freie Presse», il grande quotidiano liberale di Vienna. Rifiutò l’offerta e stabilì una cesura definitiva fra sé e la società fondando subito dopo, nel 1899, una rivista, «Die Fackel», che è un unicum sotto tutti gli aspetti. Per trentasette anni, all’inizio con pochi collaboratori, e dal 1911 in poi interamente da solo, Kraus pubblicò le più che trentamila pagine di questa rivista, dove comparve la maggior parte degli scritti che poi raccolse, ogni volta lievemente modificati, nei vari volumi delle sue opere. Sulla «Fackel» Kraus scriveva della più trascurabile notizia di cronaca come dei più gravi fatti del mondo, attaccava le grandi potenze della stampa – prima fra tutte la «Neue Freie Presse» che lo aveva corteggiato – e della politica, riconosceva la rovina incombente nella regolata vita dell’Impero absburgico, ridicolizzava false glorie letterarie, ‘recitava’ satire trascinanti sulle mostruosità quotidiane – e in particolare sullo scandaloso intervento della giustizia nella vita sessuale –, si opponeva a grandi talenti di cui coglieva l’influenza nefasta – come Reinhardt –, scopriva e difendeva grandi scrittori – come Trakl e la Lasker-Schüler –, affrontava i classici con analisi sconvolgenti – come quella distruttiva su Heine e quella esaltatrice su Nestroy –, osava dire in tempo di guerra cose che pochi altri hanno osato e che nessun altro ha saputo dire come lui, svergognava capi di polizia responsabili di assassinio e finanzieri criminali, componeva poesie seguendo intatti canoni classici e una pièce di quasi ottocento pagine, Gli ultimi giorni dell’umanità, che rivela una concezione formale di grande audacia – e Brecht se ne è servito non poco –, trattava con orecchio infallibile ogni questione di lingua, citava con arte tale da rendere superfluo il commento. Tutta questa disparata attività, di cui qui si sono dati solo gli esempi più ovvi, forma un’opera compatta: c’è come un carattere Kraus che riconosciamo in ogni sua riga – e ciò è dovuto anche alla sua esigenza fortissima, che ha anche un aspetto segretamente demoniaco, di assolutezza della persona e della parola. Fra i suoi scritti una delle zone più ricche è quella degli aforismi, pubblicati in tre raccolte fra il 1909 e il 1918, che qui si presentano in una larghissima scelta. Sono il più naturale accesso all’opera di Kraus, in quanto immettono subito nel cuore del suo pensiero e della sua arte del linguaggio – e perciò varranno anche a preparare il lettore italiano agli altri suoi scritti, la cui pubblicazione è prevista in un prossimo futuro.

Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

8
1972
1 gennaio 1972
373 p.
9788845900723

Valutazioni e recensioni

VITTORIO DUCOLI
Recensioni: 5/5

Il titolo di questa recensione non è mio, ma di Bertolt Brecht, e secondo me riassume magnificamente (e come poteva essere altrimenti, vista la fonte?) il ruolo e la funzione intellettuale che Karl Kraus ha esercitato a Vienna negli anni che vanno dalla fine dell’800 alla prima guerra mondiale e sino al 1936, anno della morte. E’ questo il periodo in cui Kraus pubblica i 922 numeri (20.000 pagine, traggo da wikipedia) di Die Fackel, la rivista che si scaglierà – armata dello straordinario linguaggio del suo redattore unico – contro l’impero, il liberalismo, il filisteismo borghese, il militarismo, il giornalismo asservito e ignorante, la morale corrente, ma anche contro la socialdemocrazia e gli pseudorivoluzionari in realtà totalmente funzionali alla conservazione della società borghese. Kraus è noto soprattutto nel nostro paese per Gli ultimi giorni dell’umanità, il dramma-monstre sulla prima guerra mondiale che secondo lo stesso autore non sarebbe rappresentabile a causa della sua mole (nella premessa Kraus dice: La messa in scena di questo dramma, la cui mole occuperebbe, secondo misure terrestri, circa dieci serate, è concepita per un teatro di Marte. I frequentatori dei teatri di questo mondo non saprebbero reggervi) ma che nel nostro paese ha visto una mirabile rappresentazione, per la regia di Luca Ronconi (chi altri?), nel lontano 1990, al Lingotto di Torino quando era ancora una fabbrica abbandonata. Se Gli ultimi giorni dell’umanità è un testo grandioso, che ci svela tutta l’assurdità della guerra, la sua stupidità e nel contempo la sua estrema lucidità in termini di necessità data l’organizzazione sociale ed economica (dirà Kraus al proposito che funzione della guerra è trasformare aree di smercio in campi di battaglia, perché questi a loro volta divengano aree di smercio) è con questi Detti e Contraddetti che ci viene svelato l’insieme del pensiero di Kraus, il suo essere coscienza critica (la definizione è sicuramente riduttiva e sicuramente Kraus non l’avrebbe amata, visto il suo essere altra cosa rispetto a tutto ciò che lo circonda) di un mondo prima in decomposizione, e che dopo la grande catastrofe cerca di riorganizzarsi in un modo, se possibile, ancora più foriero di tragedia. In Detti e Contraddetti il pensiero di Karl Kraus ci viene presentato attraverso la forma letteraria che più amava, che più si addiceva alle stilettate che intendeva inferire al suo tempo ed al linguaggio inadeguato che tale tempo utilizzava: l’aforisma. Il volume ci presenta tre diverse raccolte di aforismi krausiani, originariamente pubblicati via via sulla Fackel : Detti e Contraddetti, pubblicata nel 1909, Pro domo et mundo (1912) e Di notte, del 1918. Kraus si rivela ovviamente un maestro dell’aforisma, collocandosi in una tradizione che annovera tra gli altri autori da lui molto ammirati, quali Nietzsche e Wilde. Ciascuna delle tre raccolte è suddivisa per argomenti, che spaziano dalle donne alla morale, dal giornalismo a Vienna, dall’Arte alla società. Molti sono composti da brevi frasi, autentici gioielli che in poche parole, al riparo dell’apparenza del paradosso, aprono un mondo di satira e di riflessione, costruiti con una proprietà di linguaggio che era una delle vere ossessioni dell’autore. In altri casi ci troviamo di fronte a pensieri più ampi e articolati, lunghi anche alcune pagine, nei quali si perde senza dubbio il colpo di frusta ma che permettono a Kraus di trasmetterci dei piccoli saggi del suo pensiero. Alcuni esempi tratti da Detti e Contraddetti, secondo me la raccolta più godibile. Per essere perfetta le mancava solo un difetto; L’astinenza si vendica sempre. Nell’uno produce pustole, nell’altro leggi sul sesso; Lo scandalo comincia quando la polizia vi mette fine; Bellezza appassisce, perché virtù resiste; Il superuomo è un ideale prematuro, che presuppone l’uomo; Ma dove troverò mai il tempo per non leggere tante cose? Non ci si può fidare di uno snob. Se loda un’opera, può darsi anche che sia buona. Gli aforismi krausiani svelano anche le sue contraddizioni, quelle di uno scrittore di cui a volte si ha l’impressione che l’egocentrismo, il gusto della satira e della battuta sferzante oltrepassino il suo stesso pensiero. Lo si nota maggiormente nelle sezioni dedicate alla donna, nelle quali accanto ad aforismi e pensieri da cui traspare la piena coscienza che l’eros femminile è un potente strumento di liberazione dai tabù sociali convivono momenti che rasentano un bieco maschilismo, sempre però all’insegna di un gusto e di un linguaggio raffinatissimo: Nulla è più insondabile della superficialità della donna; La donna è coinvolta sessualmente in tutti gli affari della vita. A volte persino nell’amore; Bisogna distinguere tra donne colpose e dolose; Con le donne monologo volentieri. Ma il dialogo con me stesso è più stimolante; e, su tutti lo splendido: Certo, non conta soltanto l’aspetto esteriore di una donna. Anche i dessous sono importanti. Del resto, lo stesso Kraus ci avverte che Un aforisma non ha bisogno di esser vero, ma deve scavalcare la verità. Con un passo solo deve saltarla e anche, più oltre, che L’aforisma non coincide mai con la verità; o è una mezza verità o una verità e mezzo.. Il volume, molto curato come è nello stile Adelphi (soprattutto degli Adelphi del XX secolo) è preceduto da un ponderoso saggio di Roberto Calasso, nel quale, in oltre cinquanta impegnative pagine, ci si addentra nel mondo anche interiore di Kraus, nei presupposti di pensiero dei suoi scritti, nella complessa relazione che ha intrattenuto con l’intellettualità viennese dei suoi tempi (celebre la sua avversione a Hugo von Hofmannsthal, considerato un nostalgico dell’orpello e della decorazione) nell’influsso che la sua opera ha avuto su pensatori come Benjamin e Adorno e su scrittori come Canetti. Per la verità l’analisi di Calasso secondo me tende a mettere troppo in evidenza gli aspetti archetipici dell’opera di Kraus, tralasciando la forza dirompente della sua critica sociale e politica. E’ vero che si tratta di uno scrittore anche contraddittorio, che non può essere catalogato, ma è altrettanto vero che la sua radicale critica del militarismo, della società liberale e dei suoi miti, della morale e della religione come strumenti di oppressione delle coscienze costituiscono a mio avviso una base concreta di interpretazione dei suoi scritti, forse più del rapporto tra origine e fine che sta particolarmente a cuore a Calasso.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

Karl Kraus

1874, Jicín (Boemia)

Scrittore austriaco.Rampollo di un'agiata famiglia ebrea, visse a Vienna sin dall'età di tre anni. Lasciati gli studi di giurisprudenza, intraprese in principio la professione dell'attore, che avrebbe però abbandonato presto in favore di un'attività di pubblicista.Critico acutissimo della società in cui visse, Kraus fu senz'altro un maestro di stile, capace di una produzione ricchissima ed eterogenea di saggi, aforismi, poesie, drammi e commedie a sfondo satirico. Bersaglio prediletto della sua verve è sempre stata l'ipocrisia connaturata alla società borghese.Nel 1899 fu fondatore della rivista Die Fackel che, redatta interamente da lui a partire dal 1912, divenne famosissima per la capacità di innescare polemiche letterarie, politiche...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore