Cerulean sins

Undicesimo romanzo della serie Anita Blake Vampire Hunter, il titolo fa riferimento sia al nome di un locale (che, però, per motivi editoriali è stato tagliato) sia al colore degli occhi di Asher, il cui ruolo diventa predominante. La Hamilton dà ancora una volta il meglio di sé: lo schema narrativo ricorda quello dei primi romanzi, conciso e sapientemente orchestrato nell’intreccio e risoluzione, con Anita che si ritrova braccata da un’organizzazione segreta che ha intenzione di “usarla” per incarichi speciali. Da segnalare, infine, la comparsa della Madre delle Tenebre, la vampira primordiale da cui la razza vampirica è stata generata.

Ho letto tutti i libri della saga di Anita Blake e onestamente sono MOLTO delusa da questo libro, credevo che la serie avesse toccato il fondo con Narcissus per poi riprendere in salita ma a quanto pare non è stato così. Non riesco proprio a comprendere come abbia fatto Anita (e conseguentemente Laurell Hamilton) a cadere così in basso. (Attenzione spoiler) Dove sono finite la forza e il coraggio di Anita? Che n’è stato del “caratterino” di Jean-Claude? Era odioso e adorabile, in questo libro invece mi è parso quasi insignificante. “Chi” è questo Asher e perché all’improvviso gli si da così tanta importanza? Anita di punto in bianco dice di amarlo, ma su quali basi? È un personaggio che è sempre rimasto secondario e di cui non è mai stato delineato chiaramente neppure il carattere. Lo stesso identico ragionamento lo si può riportare per Micah. Parlando con franchezza credo che l’autrice dovrebbe concentrarsi un po’ di meno sulle squallide scene di sesso senza amore, che ormai sembrano diventate la caratteristica distintiva dei suoi libri, e un po’ di più sulle trame e sul carattere dei personaggi. Ovviamente questa è una mia opinione personale e siete liberi di dissentire. Consiglio comunque la lettura dei primi libri della saga. Sono coinvolgenti e anche divertenti.

Che dire.... non sò se sia l'ardeur, o se sono soggiogata dai poteri dei vampiri, o se sento il richiamo del branco... Ma quando apro il libro non riesco più a smettere di leggere! Assolutamente imperdibile, per chi, come me, ormai sente Anita e tutto il suo circolo di mannari e vampiri come amici...