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Anno edizione: 2012
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Non è la vicenda che interessa ma il mistero che si nasconde dietro la commissione del crimine, il tormento dell'investigatore della cui vita il lettore finisce con il rendersi partecipe, condividendone emozioni e tormenti. E' il tocco dello scrittore, che ha la capacità di inchiodarti nei sentimenti talvolta struggenti e anche nelle piccolezze umane del personaggio principale, avvincendo il lettore. A chi consigliarlo? A chi, nei triller, cerca, in generale, qualcosa che, andando oltre la vicenda, lo coinvolga nei sentimenti e nelle emozioni, e lo induca anche a misurarsi nel disvelare il mistero che si nasconde dietro ogni crimine.
Libro bellissimo...che chiarisce dubbi lasciati in sospeso nel libro precedente!!! Da leggere tutto d'un fiato
Questa ultima avventura di Aloysius Pendergast (“la mano tagliata”) lascia decisamente perplessi, specie considerando l’ottimo precedente costituito da “L’isola della follia”. Innanzi tutto la lettura è faticosa (anche per gli affezionati come me, posso immaginare l’impatto per i neofiti!) per i continui (e superficiali) riferimenti ai precedenti romanzi (ben lungi dal piacere di condividere una citazione e una rivisitazione)e per il numero eccessivo di piste da seguire. In secondo luogo il profilo comportamentale di Pendergast fa registrare una involuzione, una virata (a mio avviso decisamente negativa) verso l’azione frenetica e concitata (il finale del romanzo ricorda uno degli ultimi film del nuovo 007) rispetto alla strategia riflessiva. In terzo luogo la trama è poco plausibile, troppo forzata, superficiale in molte situazioni. Il dubbio che gli autori si siano posti l’obiettivo di costruire un capitolo, raffazzonato, di passaggio tra tutto il passato di Pendergast e il suo futuro (peraltro confermato nell’ultima pagina dopo le note, una sorta di missiva ai lettori con tanto di appuntamento alle prossime puntate) contribuisce al giudizio negativo e alla sensazione di una strumentalizzazione. La delusione è più sentita proprio per l’apprezzamento del personaggio e degli autori per i momenti piacevoli di lettura e relax che ci hanno regalato in passato. What a pity!
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