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La complicità del perdono. Romanzo-dialogo - Luigi Mazzella - copertina
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La complicità del perdono. Romanzo-dialogo
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La complicità del perdono. Romanzo-dialogo - Luigi Mazzella - copertina

Descrizione


Gertrude Cristianini - 45 anni, affermata esponente del foro amministrativo di Roma, divorziata e madre di due figli - decide di fare chiarezza nella sua vita e di analizzare il rapporto con la famiglia d'origine, l'ex marito, i figli, le persone che ha conosciuto, la società e i problemi del suo tempo tenendo un diario. Vuole vedere chiaro nel groviglio d'idee che ha ereditato e nelle scelte fatte nel corso della sua partecipazione alla vita pubblica del Paese. Il diario diventa per lei una sorta di strumento terapeutico, intervallato da molte conversazioni con gli amici su problemi di attualità. Resta però incompiuto un giorno di primavera davanti a un avviso di garanzia intimato al figlio prediletto...
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Dettagli

2016
1 dicembre 2016
410 p., Brossura
9788831726023
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Indice


Le prime pagine del romanzo

25.8.2014

Gertrude è un nome che proviene dall'incontro di due termini di origine germanica: Ger che significa: lancia e thrud che indica: forza. Io lo porto, come un fardello.
Mio padre amava la Germania; era entusiasta dell'autoritarismo in politica, e dell'ordine nella società civile che, a torto o a ragione, attribuiva ai tedeschi; ammirava i costumi, la lingua e la storia di quel Paese e riteneva che la sua prima figlia con un nome siffatto sarebbe stata favorita (difficile capire il perché) per imporsi nella vita sociale.
In realtà, non posso dire che sia proprio una disgrazia portare un nome così fosco, gravoso e impegnativo, ma la circostanza costituisce, almeno per me, un impedimento notevole a vivere le relazioni con gli altri con disinvoltura e leggerezza. Di tale nome, infatti, avverto tutto il peso.
E non riesco a trovare consolazione, andando con il pensiero a William Shakespeare che chiamò così la madre di Amleto.
«Meglio andare con la mente a Gertrude Stein!» mi aveva detto una volta a scuola, la mia insegnante di storia dell'arte, cui avevo confidato la mia ambascia. «Pensa al suo salotto artistico parigino, tappezzato di quadri di Cézanne, Matisse, Picasso, Duchamp e Braque e frequentato da Hemingway, Fitzgerald, Anderson, O Neill, Dos Passos.»
Non è un caso, quindi, che questa scrittrice statunitense, di origine ebraica, abbia costituito il mio mito negli anni della formazione culturale: un modello che mi ero proposto, da adulta, di eguagliare. Senza rendermi conto che non ero né nella Parigi di quegli anni dorati né nella sua stessa, molto florida, situazione economica.
Per tali motivi, Gertrude Stein è rimasta per me, soltanto un irraggiungibile miraggio.

Conosci l'autore

Luigi Mazzella

1932, Salerno

Vice presidente emerito della Corte Costituzionale, è stato ministro per la Funzione Pubblica e avvocato generale dello Stato. Ha scritto sui maggiori quotidiani italiani ed è autore di molti libri. Tra questi: Eurocrash (Curcio Editore 2014), Grigio senza sfumature (Avagliano 2014), Debole di costituzione (Mondadori 2014), Voce fuori campo (Avagliano 2015), In fuga dall’intimità (Avagliano 2015), Canzoniere satirico (Genesi 2015) e La complicità del perdono (Marsilio 2016). Nel 2013 ha ricevuto il Premio alla Carriera «I Murazzi» dall’Associazione culturale Elogio della poesia di Torino.

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