Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Manifesti del futurismo - copertina
Manifesti del futurismo - copertina
Dati e Statistiche
Fuori di libri Post sulla Community Fuori di libri
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
Manifesti del futurismo
Disponibilità immediata
15,33 €
-30% 21,90 €
15,33 € 21,90 € -30%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
15,33 € + 4,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
15,33 € + 4,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Nome prodotto
23,75 €
Chiudi
Manifesti del futurismo - copertina

Descrizione


L'opera riunisce un'estesa selezione di documenti del movimento, in genere "manifesti", ordinati cronologicamente, sino a coprire l'intera stagione della sua fioritura e del suo sviluppo, dal 1910 al 1921. Questi testi, rappresentativi dell'attività di tutti i principali animatori del movimento - Boccioni e Balla, Marinetti, Palazzeschi, Russolo e Severini, Sant'Elia e altri - intendono restituire l'ampiezza di temi e di orizzonti pratico-poetici affrontati dal Futurismo, dall'iniziale carattere letterario all'apertura alle arti plastiche, alla musica, all'etica, alle problematiche sociali e politiche. La veste tipografica dei testi, il più possibile aderente agli originali, le note analitiche di accompagnamento a ogni manifesto, l'estesa cronologia del movimento, il saggio critico, la sezione iconografica, rendono questa raccolta uno strumento per lo studio degli sviluppi e del respiro internazionale della discussa stagione futurista. Dalla loro lettura appare inoltre evidente l'influsso che il movimento ha avuto su buona parte dell'arte contemporanea: happening, provocazione e contestazione pubbliche, utilizzo di materiali di recupero, sperimentalismo tecnico.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2008
252 p., ill. , Brossura
9788884161840

Valutazioni e recensioni

MARIO COBUZZI
Recensioni: 5/5

Mi sembra superfluo scrivere che, per chi si occupa della storia dell’arte del novecento, lo studio dei manifesti futuristi si pone come momento indispensabile. Ecco che questa ampia antologia pubblicata da Abscondida e curata da Viviana Birolli si pone come ottimo strumento per lo studio dei manifesti più importanti. Infatti e’ bene precisare che il volume, pur presentando un corpus molto ricco, non raccoglie tutti i manifesti che i futuristi, dalla data di fondazione del movimento (1909) fino alla morte di Marinetti (1944),andavano producendo in gran quantità. Inoltre, la quasi totalità dei manifesti qui raccolti appartiene alla prima fase del Futurismo, quella sovente definita “eroica”, conclusa definitivamente con la morte precoce sui campi di battaglia di Boccioni e Sant’Elia (1916). Leggere in progressione, cronologicamente, i manifesti futuristi diventa un esperienza davvero straordinaria: leggendo i primissimi si rimane colpiti dalla poesia immaginifica e potente, strabordante, di Marinetti: “Uccidiamo il chiaro di luna” del 1909 è un vero e proprio racconto avveniristico, la narrazione della vittoria delle forze innovatrici contro le truppe passatiste, simboleggiate dalle città di Paralisi e Podagra, nonché, ovviamente, dalla Luna, “l’ antica regina verde degli amori”, sconfitta da “trecento lune elettriche”. Importante il riferimento continuo alla pazzia, che diventa elemento positivo scatenante energie troppo a lungo represse. Così, ancora in “Uccidiamo il chiaro di luna!”: “E non abbiamo ancora scacciate dal nostro cervello le lugubri formiche della saggezza… Ci vogliono dei pazzi!... Andiamo a liberarli!”. Come non ricordare,in questa rassegna veloce, i fondamentali manifesti boccioniani sulla pittura e la scultura (i primi due del ’10 –firmati anche dagli altri pittori del gruppo- ,l’ultimo del ’12)? Qui la grandezza teorica di Boccioni, che sfocerà nel magnifico “Pittura e scultura futurista” del ‘14 si mostra per la prima volta: interessante notare come essa si palesi già nel “Manifesto tecnico” della pittura, in cui si giunge, dopo i toni ribelli e “sociali” del primo Manifesto, a una prima chiara messa a punto delle linee guida essenziali del programma pittorico del gruppo; e forse ancor di più nel successivo manifesto in cui, dopo una rapida ricognizione della situazione della scultura nazionale e internazionale, l’artista propone due punti tra i più gravidi di conseguenze per l’arte successiva:il polimaterismo e la scultura d’ambiente. Tutti i manifesti qui raccolti hanno una propria specifica importanza:nel “Manifesto della donna futurista” (1912) della poetessa Valentine de Saint-Point, che si configura,almeno in parte,come risposta polemica alle posizioni espresse da Marinetti nel manifesto di fondazione,si propone un modello di donna nuova,violenta e lussuriosa (ovviamente sul significato di questi due termini ci sarebbe molto da dire!),lontana dal contestato femminismo d’inizio secolo. “L’arte dei rumori” (’13) di Luigi Russolo,con la teorizzazione del “rumore musicale”, si pone come grande anticipatore (insieme alla conseguente invenzione dell’Intonarumori) delle avanguardie musicali del secondo novecento. Il “Manifesto dell’architettura” (’14) di Antonio Sant’Elia,dalla nascita travagliata (in quanto inizialmente redatto da Boccioni),si pone a sua volta come momento fondamentale nella storia del movimento,così come il fondamentale “Ricostruzione futurista dell’universo” (’15) di Balla e Depero,che di fatto apre la stagione delle sperimentazioni oltre i confini dei medium artistici tradizionali. Infine l’importantissimo,e forse meno noto,manifesto sul Tattilismo del ’21 scritto da Marinetti,fondamentale perché,oltre alle geniali invenzioni pensate dal poeta, recupera il senso del tatto-tradizionalmente accantonato in favore della vista- all’esperienza dell’arte. Menzione particolare per il “Programma politico futurista”del ‘18,documento di eccezionale importanza per ricostruire i rapporti tra futurismo e società,e quelli ancor più complessi tra futurismo e fascismo (sull’argomento consiglio un breve saggio di Maurizio Calvesi contenuto in “Avanguardia di massa”,Feltrinelli,da troppo tempo nella triste e immeritata condizione di libro fuori catalogo).

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore