Poesie da sotto al materasso

Se dovessi pensare a una metafora per descrivere queste poesie direi che leggerle è come sedere su un'altalena, o come lasciarsi andare alla marea. Sono liriche molto forti, anche se giocano a nascondersi sotto uno spesso velo di leggerezza, perché sanno tenerti per mano ma anche ferirti, perché mantengono una certa spensierata malinconia di fondo. Non c'è una vera narrazione, non c'è azione, non ci sono davvero corpi né grandi ideali, solo la ricerca di un senso da dare alla vita e alle cose che forse lo troviamo, come la protagonista, solo quando prendiamo consapevolezza che non c'è niente da trovare. Resta solo la grande bellezza di queste parole, ma è una bellezza fragile come il fiore che presta il nome al titolo di una poesia. Una bellezza ironica e profonda, delicata, che se gli soffi vicino scompare come quel fiore. Una bellezza che non cambierà il mondo ma che per un po' ti fa stare bene.