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Educare nel tempo dell'estraneità. Il lavoro educativo nelle urgenze della crescita contemporanea - copertina
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Descrizione


A guardare la contemporaneità ci sembra di scorgere persone sempre più slegate dai contesti, dalle appartenenze, dalle culture particolari... così come ci sembra di scorgere comunità sempre più indeterminate, diffuse, in continua trasformazione. Simili condizioni appaiono provocare, con una certa evidenza, nelle vicende singolari e plurali, vissuti e sentimenti di estraneità. Sul versante promettente, l'estraneità fa sentire le persone affrancate dal peso delle relazionalità subite, non scelte, e le comunità libere di estendersi fino ai confini del globo. Sul suo versante critico, però, l'estraneità fa sentire le persone smarrite, disperse, prive di ancoraggi consistenti, e le comunità confuse, senza che si possano ritrovare in luoghi comuni e in valori condivisi. In questo ulteriore salto di complessità, promettente e critico (come sempre), che transita per i vissuti di estraneità, tocca ammettere quanto, tra le pratiche che ci fanno persone e mondo, anche l'educare stia vivendo una stagione di particolare affanno. Lungo quali figure di identità accompagnare le crescite? Presso quali città imbastire legami? È nel vivo di una rinnovata impresa educativa, chiamata a rispondere anche alle sfide della contemporanea estraneità, che il presente volume ha raccolto saggi differenti, intrecciando diverse esperienze e diverse prospettive disciplinari, perché insegnanti, educatori, psicologi, assistenti sociali, pediatri, amministratori, studiosi e ricercatori potessero cogliere le possibilità e contenere le criticità in gioco nei vissuti di estraneità e rilanciarle come ulteriori occasioni di crescita.
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Dettagli

2017
18 maggio 2017
192 p., Brossura
9788891753298
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Indice

Indice
Paolo Andrei, Presentazione. La Fondazione e l'Educazione
Giulia Ruta,
Premessa. L'educare e l'estraneità
Mario Schermi,
L'estraneità, nel gioco delle chiusure e delle aperture dell'educare
Moni Ovadia,
L'altro, lo straniero, l'estraneità
Ivo Lizzola,
La consegna reciproca delle fragilità e la cura delle estraneità
Angelo Righetti,
Il diritto a occuparsi degli altri
Maria Grazia Giampiccolo,
Un carcere verso... fuori
Tiziana Tarsia,
Un lavoro per crescere. Anche nel "sociale"
Alessandro Arrighetti,
Flessibilità
Emilio Vergani,
Educare con l'estraneità
Andrea Canevaro,
La lontananza
Raffaele Mantegazza,
Una scuola in affanno
Sergio Tramma,
Incomunicabilità e dialogo critico
Alessandro Bosi,
Fenomenologie dello strano
Franco Cambi,
La condizione giovanile: oltre due "parabole"
Elena Luciano,
Children are strange when you're a stranger
Marianella Sclavi,
Il mondo, i mondi
Carlo Sini,
In pratica, siamo tolemaici
Luigi Ciotti,
Il noi, al di qua delle estraneità
Salvatore Rizzo,
La città, tra terra e cielo
Anna Lazzarini,
Città, mondo comune
Michele Gagliardo,
Apprendere gli altri
Nando Dalla Chiesa,
La città corrotta
Maria Grazia Riva,
Confini: l'abuso educativo come forma dell'estraneità
Paola Scalari, Ascoltare e ascoltarsi
Sergio Manghi,
Di altre estraneità: l'emotivizzazione
Autori.

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