Le particelle elementari

Primo romanzo dell’autore. Innamorato a prima vista!

Il tema non è la riproducibilità tecnica dell'essere umano (per citare Benjamin), bensì il “fattore S” che lega in modo vizioso il desiderio alla frustrazione, generando la grande illusione dei Sentimenti. Verità oggettive sono spesso chiamate contro intuitive quando l’intuizione, le emozioni, e altri processi cognitivi al di fuori della razionalità deduttiva ci suggeriscono un risultato sbagliato. Ad esempio, molti aspetti della meccanica quantistica o la relatività generale possono sembrare contro intuitivi per un profano, mentre sono intuitivi per un fisico delle particelle.

Un libro sicuramente singolare dove l'indagine sulla psiche umana viene analizzata attraverso punti di vista contrapposti ma con un disagio comune. L'ossessione travolge la vita di entrambi i protagonisti (fratelli uterini) rendendoli incapaci di amare, di costruire legami duraturi e costringendoli al dolore e alla solitudine. Ogni occasione di sottrarsi a questa condizione naufraga inesorabilmente. Il disagio si allarga poi a tutta la società occidentale sempre più incapace di realizzarsi con gli altri. La narrazione è precisa ed elegante, molto interessanti le analisi biologiche e chimiche di vari elementi usate come chiave di lettura di situazioni emozionali. Interessante il superamento ideologico delle tre religioni monoteiste che, secondo Houellebecq, devono arrendersi, loro malgrado, alla scienza e alle spiegazioni che ella dà della maggior parte dei misteri che hanno fatto la fortuna delle religioni. Come ho già detto un libro che non lascia indifferenti e questo, a mio parere, è un grande pregio.