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Stefano Schirato (Bologna, 1974) lavora dal 1997 come fotografo, occupandosi in particolare di tematiche sociali.
Tema del volume è il lungo lavoro, cui Schirato si è dedicato dal 2000, sulle navi sequestrate, che lo ha condotto, per due anni, in vari porti a documentare la vita dei marittimi prigionieri a bordo.
Quella delle navi abbandonate e degli equipaggi dimenticati, vittime di armatori senza scrupoli o di compagnie di stato cariche di debiti, è una realtà sempre più drammatica e assurda che il fotografo bolognese ha deciso di raccontare, attraverso una sessantina di scatti, realizzando così un lavoro che testimonia e nel contempo prende posizione nel denunciare una situazione purtroppo sconosciuta ai più, cogliendo gli aspetti più sconcertanti di questa sospensione dalla vita e la complessa psicologia delle persone che ne sono vittime.
Il reportage è nato con la collaborazione dell’Apostolato del Mare Migrantes, della Stella Maris Friends – organizzazione di volontariato dedita all’assistenza dei marittimi – e dell’International Transport Workers Federation – sindacato dei marinai di tutto il mondo.
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