La variante di Lüneburg

Capolavoro del maestro Maurensig, un libro molto bello che ha come filo conduttore gli scacchi, lo consiglio molto agli scacchisti di ogni livello.

Romanzo, letto nel giro di poche ore, nel quale Maurensig, attraverso il suo stile raffinato ed elegante, guida il lettore in un viaggio nell'Europa devastata dalla seconda guerra mondiale, servendosi del mondo degli scacchi come metafora perfetta per esplorare i dilemmi umani e i conflitti esistenziali.

Romanzo brillante, sicuramente una delle migliori traslitterazioni del gioco degli scacchi nella vita. La variante di Lüneburg, invero, non è solo l'ardimentosa e arguta mossa scacchistica brevettata da una famiglia e tramandata, come il più prezioso dei corredi, da generazione in generazione. È l'escamotage per la salvezza, quando la scacchiera si dissolve nelle sue tradizionali sessantaquattro caselle, per espandersi nella vita vera, vissuta in uno dei periodi più bui della storia del Novecento. La variante, allora, diventa una scelta, tra l'ebbrezza satisfattiva della vittoria e la razionalità di una sconfitta indolore; il bivio, tra un'apertura tradizionale e un attacco garibaldino; l'opzione, tra una strada conosciuta e un sentiero ignoto. Dilemmi che si amplificano quando la posta in gioco, di ogni partita, non è solo la vittoria sul rivale, ma l'arbitrarietà di decidere la vita o la morte di ignari compagni di viaggio. La storia rincorre se stessa, nel racconto del racconto del protagonista, che cerca, ancora indirettamente, il suo avversario, per consumare una rivalità sempre uguale, pur nelle varianti della storia.