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Discorsi sulle felicità e sull'indole del piacere e del dolore - Pietro Verri - copertina
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Discorsi sulle felicità e sull'indole del piacere e del dolore
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Discorsi sulle felicità e sull'indole del piacere e del dolore - Pietro Verri - copertina
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Descrizione


"I dolori, che passano lentamente, non hanno per effetto un godimento vivo, perché il trapasso è inavvertito. Io sottoscrivo con piena convinzione questo principio del conte Verri." Così, a proposito del "Discorso sull'indole del piacere e del dolore", si esprimeva Immanuel Kant nell'"Antropologia pragmatica", cogliendo l'essenza del sottile pessimismo che pervade il testo di Pietro Verri, come pure l'altro suo saggio di filosofia morale, il "Discorso sulla felicità". Ma nella ricerca dei principi della "felicità pubblica" l'analisi di Verri va oltre l'esame psicologico di sensazioni e sentimenti per diventare a sua volta una vera antropologia, fondata sulle concezioni edonistiche e utilitaristiche dell'illuminismo.
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Dettagli

2002
1 maggio 2001
XXI-137 p.
9788835950677

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Pietro Verri

(Milano 1728-97) scrittore, filosofo ed economista italiano. Di nobile famiglia, fu, con il più giovane fratello Alessandro, al centro di quel gruppo di illuministi lombardi che fondarono la Società dei Pugni e la rivista «Il Caffè». Trasse gli elementi fondamentali del suo pensiero filosofico dal sensismo e dall’utilitarismo di Helvétius e di Condillac, studiando il piacere e il dolore come momenti di ogni azione umana (Meditazioni sulla felicità, 1763; Discorso sull’indole del piacere e del dolore, 1773). Si mantenne nell’ambito del sensismo anche in estetica, indicando nei nuclei di sensazioni ed emozioni presenti nell’opera la possibilità di una partecipazione del lettore e quindi il grado di utilità e valore dell’opera stessa. Studioso di problemi economici (fu consigliere del governo...

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