L' uomo nero e i fiorellini profumati

É un breve viaggio letterario, coinvolgente che presenta preziosi insegnamenti pedagogici. Un libro fantasy intrecciato con una delicata favola, colma di spunti riflessivi. Una lettura piacevolmente scorrevole, semplice ma non semplicistica da raccomandare a tutti, adulti compresi. Lo stile è gentile conforme all’essenza del racconto, non presenta violenza ne modelli che ne ostentino. Anche se inizialmente sono presenti situazioni di conflitto e scene di pathos, in realtà il racconto si snoda attraverso sentimenti nobili: coraggio, rafforzamento dell’autostima e amicizia. La trama ingloba due percorsi di vita differenti, destinati a unirsi nell’epilogo del racconto. Inoltre, sublime la scelta, da parte della scrittrice, di inserire nella storia le illustrazioni in bianco e nero attivano l’attenzione e ne incoraggiano la concentrazione, in particolar modo da parte dei bambini. L’autrice in questa bellissima e positiva opera letteraria ci presenta panorami mutevoli, dove si diffonde l’alone incantevole del pensiero magico che aiuta a risolvere le frustrazioni e i problemi più complicati dei due personaggi principali, partendo da dimensioni soprannaturali: aperte, snodate e risolte nella realtà. Rievoca scintille d’umanità presenti in ognuno di noi che si ancorano a un respiro della natura eco compatibile, scoprendo un mondo di bellezza e di profumi curativi. La scelta della scrittrice di inserire nel libro legami familiari cui è posto in risalto: protezione, cura e stimolo etico, evidenzia l’importanza che deve svolgere la famiglia nel ruolo di prima agenzia educativa attraverso il tramandare delle conoscenze. Una comunicazione culturale, spirituale e morale da applicare a situazioni concrete. É un racconto che consiglio di leggere a tutti e in particolare alle insegnanti della Scuola Primaria, al fine di utilizzarlo per attività didattiche comuni a più discipline.

L’uomo nero e i fiorellini profumati Una lettura scorrevole, semplice, alla portata di tutti, ma densa di straordinari messaggi. Tiene incollati fino allo svolgersi conclusivo dell’episodio. La scrittura delicata e armoniosa della scrittrice, attraversa problematiche importanti, sempre attuali, sia a livello sentimentale che sociale- morale. Il richiamo a una più profonda responsabilità verso la vita e la natura è evidente, come anche del coraggio che porta l’omo a realizzare i propri sogni. Ogni tematica è affrontata con delicatezza e spontaneità, tanto da coinvolgere, consegnando al lettore i valori della vita. Una lettura assolutamente positiva, adatta non solo ai bambini, ma anche agli adulti. Porta a riflettere. Lucia Santucci

Maria Teresa Lezzi Fiorentino Il titolo incuriosisce, sfumando la paura con il profumo dei fiori. È un invito alla lettura, che presto si rivela piacevole e coinvolgente, per la prosa elegante, la scelta dei contenuti, la scansione in capitoli brevi. La narrazione è supportata dalla ricca esperienza della scrittrice, profonda conoscitrice dell’animo umano, dei suoi sogni e dei suoi bisogni. Il riferimento alle “parole magiche, ai nomi delle cose che rendono felici” fa pensare al bagaglio delle emozioni positive, un vero e proprio salvavita per ciascuno di noi, al quale ci aggrappiamo nei momenti bui, per avere uno spiraglio di luce. E “il mantello di tenebra” che consente ai “maestri dell’invisibile” di trasportare l’energia dei loro pensieri anche dentro i sogni, ha un potere da fare invidia. I simboli sono facilmente individuabili: il ramo verde, che richiama la speranza; le terre buie che garantiscono sicurezza; le terre esposte che evidenziano il pericolo. Le paure dei bambini e quelle degli adulti si incontrano in questo racconto per far riflettere sulle responsabilità di chi deve garantire la pace, la libertà, la difesa dei diritti umani, senza nascondersi, alla luce del sole, tra i colori e il profumo dei fiori.