La sfinge delle Brigate Rosse. Delitti, segreti e bugie del capo terrorista Mario Moretti

Con questo libro Flamigni completa quell'opera di smascheramento della vera identità di colui che è diventato il capo delle BR dopo la misteriosa cattura di Curcio e Franceschini nel settembre del 1974. Dall'orientamento politico della sua famiglia, non operaia e comunista come Moretti ha sempre sostenuto, ma piccolo borghese e clerico-fascista, alle simpatie per l'estrema destra testimoniate all'unisono dai suoi compagni di scuola, agli studi milanesi pagati dai marchesi Casati Stampa,all'iscrizione all'Università Cattolica resa possibile da un certificato della curia di Fermo che garantisce che "il giovane Mario Moretti ha tenuto sempre una condotta buona e professa sane idee religiose e politiche", fino alla gestione del sequestro Moro con l'occultamento degli scritti della prigionia dello statista, i contatti parigini con l'Hyperion, i probabili legami con il Mossad, per concludere con le incredibili modalità con cui è stata concessa ad un condannato a sei ergastoli il regime della semilibertà.