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Educazione e terrorismo
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Educazione e terrorismo - copertina

Descrizione


Chi e che cosa educa oggi al terrorismo? Quali contesti favoriscono forme di adesione o consenso alle sue manifestazioni? Quali conseguenze ha il terrorismo sulle storie di vita e di formazione di chi ne subisce gli effetti? Quali ricadute produce sui territori della contemporaneità, sulla loro conformazione culturale e politica? E, soprattutto, quali compiti si prospettano per la riflessione pedagogica e la pratica educativa dedicate all'analisi e al contrasto di un fenomeno intrinsecamente e problematicamente educativo? A tali quesiti ha tentato di rispondere il progetto di ricerca "Educazione e terrorismo", condiviso da un gruppo di pedagogiste e pedagogisti del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "Riccardo Massa", dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Attivando un percorso di riflessione comune intorno a un tema trascurato nell'attuale dibattito pedagogico, il progetto ha raccolto e interrogato una molteplicità di punti di vista che nel testo superano il piano della semplice denuncia e di un generico appello al cambiamento, sviluppando percorsi di analisi critica utili a una più profonda (e scomoda) comprensione pedagogica del fenomeno e all'esplorazione delle sue complesse implicazioni educative.
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Dettagli

2019
5 novembre 2019
Brossura
9788891789471
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Indice

Indice
Francesca Antonacci, Sergio Tramma, Educazione e terrorismo. Posizionamenti pedagogici
(Un progetto di ricerca condiviso; Posizionamenti pedagogici; Osare pensare, osare capire)
Parte I
Sergio Tramma, Le implicazioni educative del terrorismo
(Un oggetto tragico e sfuggente; L'ultimo terrorismo; L'educazione al terrorismo; Educazione attraverso il terrorismo; Educazione alla semplificazione, alla riduzione di complessità; L'atto isolato; Il ritorno della morte; L'arma "fine del mondo"; Le vittime innocenti; Che fare contro il terrorismo?)
Emanuela Mancino, Alla ricerca del senso perduto. Dalla distruzione del simbolico alle fughe fuori dal comune per ripensare l'impegno critico dell'educare
(Nessuno è immune; Communitas e immunitas; Gesti sconvolgenti; Il pensiero del senso)
Alessandro Ferrante, Tanatopedagogia. Educazione e morte nel terrorismo jihadista
(Il terrorismo come cultura della morte; "Tanatopedagogia": le didattiche informali del terrorismo; Insegnare a uccidere per vendetta: la morte come punizione educativa; Insegnare a purificare: la morte come compimento del "Bene" e liberazione del mondo dal "Male"; Insegnare a odiare: la morte come strumento di radicalizzazione dei conflitti; Insegnare a sperare: la morte come epifania; Insegnare ad "avvelenare la vita": la morte come educazione all'insicurezza)
Parte II
Stefania Ulivieri Stiozzi, Adolescenza e radicalizzazione tra trauma sociale e fragilità individuale. Il caso della Francia
(Radicalizzazione in adolescenza: la realtà francese; Alle origini della radicalizzazione: processi di discriminazione tra inserimento e integrazione; Tra mito e storia: un furioso desiderio di radici; Interventi di prevenzione: il ruolo dell'educazione e della scuola)
Francesca Oggionni, La radicalizzazione in carcere
(La complessità del fenomeno della radicalizzazione; Radicalizzazione e carcere; I limiti dell'esperienza detentiva; Repressione o prevenzione? Una questione di prospettiva che definisce due strategie educative)
Parte III
Cristina Palmieri, Estremismo e educazione: limiti e potenzialità del lavoro educativo
(L'estremismo tra semplificazione e complessità: una questione culturale; Una povertà educativa diffusa; Limiti e potenzialità del lavoro educativo)
Maria Benedetta Gambacorti-Passerini, Professionisti dell'educazione e terrorismo: quale responsabilità?
(Tra responsabilità epistemologica, etica e politica: per un senso civico, civile e politico dell'agire educativo; Le sfide etiche, civiche e politiche dell'agire educativo nel tempo dell'attuale terrorismo; Possibili piste per un ruolo dei professionisti educativi nell'affrontare il tema del terrorismo)
Elisabetta Biffi, Parlare di terrorismo ai bambini: fra parole che spiegano e gesti che comprendono
(Si può non parlare di terrorismo ai bambini?; Per parlare di terrorismi ai bambini bisogna comprenderli; Parlare di terrorismo ai bambini significa abitare il mondo; Per parlare di terrore ai bambini bisogna riconoscerli; Parlare di terrore ai bambini significa condividere un progetto "umano"; Conclusioni)
Parte IV
Lisa Brambilla, Terrorismo, genere, donne
(Percorsi interpretativi, implicazioni educative; Ordine costituito e ordine di genere; Educazione informale al/del/mediante il terrorismo)
Giulia Pozzebon, Giovani donne musulmane in Italia e terrorismo: implicazioni pedagogiche e responsabilità educative
(La popolazione musulmana in Italia: presenza e percezione; Ricadute educative del terrorismo e della sua interpretazione allarmistica sulle biografie delle giovani donne con un background migratorio; Quali sfide per l'educazione intenzionale)
Alessandra Mussi, Islamofobia al femminile tra pregiudizi e occasioni di dialogo
(Islamofobia in Occidente e in Italia; Donne, Islam e terrorismo; Rappresentazioni di donne tra Stato Islamico e attentati terroristici; Islamofobia al femminile; Il compito della pedagogia interculturale: creare occasioni di dialogo; Un esempio di dialogo con madri arabo-musulmane a Milano; Rivisitando la dicotomia passività/agency. L'esempio di Simona; Ascoltare la voce di Simona all'interno dei servizi di supporto alla genitorialità)
Autrici e Autori.

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