«Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse anche di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato sapere e narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia» Romanzo dell'orrore, questo It. Le viscere di Derry, nel Maine, rigurgitano ciclicamente ogni 27 anni un'entità nera e abietta che infetta d'odio il luogo che ha scelto a propria dimora, cibandosi delle paure degli abitanti (oltre che di qualche abitante stesso in carne ed ossa). Romanzo d'avventura, questo It. Sette ragazzini un po' imbranati fanno gruppo in seguito ad una tragedia. Hanno in comune una vita piuttosto infelice. Nasce così il "Club dei Perdenti", e questa è la loro storia. Le prove generali Stephen King le aveva fatte con "Il Corpo" (The Body), ma qui si supera. Romanzo drammatico questo It. La perduta giovinezza di un pugno di dodicenni, costretti ad abbandonare la spensieratezza per far posto ad un ancora acerbo senso del dovere e del giusto. Le paure rinnovate di adulti mai cresciuti fino in fondo, che si trovano di nuovo a sprofondare nell'abisso della disperazione. E ancora: romanzo dell'amicizia e della solidarietà, romanzo violento con storie violente di bullismo e alcolismo, romanzo del riscatto. Romanzo fantasy, romanzo gotico, romanzo di formazione. Romanzo dalla scrittura sopraffina, che non ti annoia mai. Romanzo che andrebbe letto due volte, sia da ragazzi che da adulti, per calarsi nei panni dei personaggi come un gioco di ruolo ed apprezzarlo all'inverosimile, ed io per fortuna l'ho fatto. E dopo due letture, alle quali farà sicuramente seguito una terza, posso solo ringraziare, in qualità di lettore, di avere avuto la possibilità di leggere questo prodigio. Prima o poi il male ritorna, lo fa sempre. L'importante è che ci sia il bene ad accoglierlo come si conviene. A calci in culo. Voto: 10
Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato di sapere e di narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia.
A Derry , una piccola cittadina del Maine, l'autunno si è annunciato con una pioggia torrenziale che sembra non finire mai. Per un bambino come George Denbrough, ben coperto dal suo impermeabile giallo, il più grande divertimento è seguire la barchetta di carta che gli ha costruito il fratello maggiore Bill. Ma le strade sono sdrucciolevoli e George rischia di perdere il suo giocattolo, che infatti si infila in un canale di scolo lungo il marciapiede e sparisce nelle viscere della terra. Cercare di recuperarlo è l'ultimo gesto di George: una creatura spaventosa travestita da clown gli strappa un braccio uccidendolo. A combattere It, il mostro misterioso che prende la forma delle nostre peggiori paure, rimangono Bill e il gruppo di amici con i quali ha fondato il Club dei Perdenti, sette ragazzini capaci di immaginare un mondo senza mostri. Ma It è un nemico implacabile e per sconfiggerlo i ragazzi devono affrontare prove durissime e rischiare la loro stessa vita. E se l'estate successiva, che li ritrova giovani adulti, sembra quella della sconfitta di It, i Perdenti sanno di dover fare una promessa: qualunque cosa succeda, torneranno a Derry per combattere ancora. It, considerato una pietra miliare della letteratura americana, è un romanzo di bambini che diventano adulti e di adulti che devono tornare bambini, affrontando le loro paure nell'unico modo possibile: uniti da un'incrollabile amicizia. E ora è anche un film che racconta come il Club dei Perdenti ha sconfitto It. La prima volta.
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LucaAmbrosino 16 febbraio 2024Prima o poi il male ritorna
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Angela Santorsola 20 maggio 2018
It è indubbiamente il romanzo più famoso di Stephen King. Il fatto che l'autore sia molto prolisso (il romanzo è lungo più di mille pagine) non è necessariamente un aspetto negativo, posto che consente al lettore di calarsi appieno nella storia e di vivere con i protagonisti le paure che li affliggono sin da piccoli. Il romanzo si dipana in due archi temporali, il cui continuo alternarsi crea un senso di disorientamento e ansia crescente. L'autore si insinua a tal punto nella mente del lettore, da condurlo a temere che dal lavandino inizi a sgorgare sangue o che da un tombino possano intravedersi due macchie gialle. Consigliatissimo per chi ama il genere horror.
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utti siamo cresciuti in una città che credevamo , e forse lo era, cattiva. Tutti abbiamo avuto la nostra compagnia di perdenti, tutti abbiamo avuto i nostri Barren dove ci rifugiavamo per le prime sigarette e per giocare felici. I primi amori, la paura di crescere,i genitori ,di tutti i tipi e con tutte le caratteristiche dei genitori. Tutti abbiamo avuto il nostro IT , e tanti lo abbiamo sconfitto. sicuramente un capolavoro,lungo,intrigante,a volte horror a volte simpatico,da leggere, pena una lacuna incolmabile nella storia di King e degli horror. inno alla vita,all'amicizia, in contrasto con odio e crudeltà. la storia metaforica del mondo condensato nella piccola Derry.
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