On writing. Autobiografia di un mestiere

Un libro assolutamente fondamentale, sia per gli appassionati di King che per gli appassionati di scrittura. Si legge come un romanzo e ha consigli notevolissimi e utili per l'arte di scrivere. Onesto e schietto

Non è un manuale, eppure riesce a trasmetterti molto di più. Attraverso il racconto della propria esperienza, King fa luce su cosa vuol dire scrivere come mestiere e su come farlo al meglio

Come lo stesso King disse: On writing è il romanzo della sua vita. Ma non solo. In questo libro King racconta di sé in modo spesso ironico, a volte in modo crudo come solo lui sa esserlo. In questo libro cerca di rispondere a molte delle domande che nel corso degli anni fan, autori, autrici, giornalisti o anche semplici amici gli hanno fatto. Domande come a cosa si è ispirato per scrivere un certo romanzo. Da dove nasce un'idea e come la sviluppa. E King non solo da voce a queste risposte, ma cerca di dare consigli su come scrivere un libro. Quindi non solo troviamo aneddoti su come ha avuto ispirazione per un libro (per fare qualche nome: Carrie, L'incendiaria, Shining, L'ombra dello scorpione), ma anche come metterli su carta. Ovviamente specifica che tutto questo meccanismo funziona su di lui e non è detto che funzioni per altri. Ogni scrittore usa le sue tecniche, usa o meno le sue esperienza per scrivere un libro. Tra le pagine di questo libro King si racconta come forse non ha mai fatto. Il periodo prima e dopo di conoscere sua moglie Tabitha, racconta del suo amore per lei e di come stava per perderlo a causa dell'alcol. Racconta del tragico incidente che gli ha quasi costato la vita. Ammette di aver messo molto se stesso in alcuni personaggi, ma chi conosce ama le sue opere lo riconosce e sa in quali personaggi c'è un po' di lui, come Jack Torrance di Shining o Mike Noonan in Mucchio d'ossa. Erano anni che volevo leggere questo libro e lo guardavo dalla libreria con un po' di timore, non so esattamente il perché, ma alcuni libri di King mi fanno questo effetto fino a quando non li leggo. Leggere On writing è un po' come sedersi di fronte al maestro e chiacchierare, esattamente come quando scrive le prefazioni dei suoi libri ed è una cosa che adoro quando parla a noi lettori in modo così confidenziale. E ogni volta mi fa emozionare.