Surrealismo padano

“Il ‘Surrealismo padano’ rappresenta un’identità storica e culturale che raggruppa artisti di ogni epoca e appartenenti a tutte le forme espressive, da de Chirico, Morandi, Carrà, De Pisis, Ligabue a Pasolini, Fellini, lo scultore gotico Wiligelmo… accomunati da una terra piatta e da ossessioni, sogni, visioni. Una corrente che finora non era mai stata colta nella sua pienezza.” (Vittorio Sgarbi)Il volume, che accompagna la grande esposizione piacentina, mette in evidenza, attraverso le opere di numerosi artisti, pittori, scultori, la matrice “padana” della loro ricerca, o perché determinata da una effettiva appartenenza a quest’area geografica, o perché legata a una elettiva vicinanza, fatta di modi e di “visioni della realtà” riconducibili a una vera e propria “cultura padana” così come si è venuta configurando nel Novecento.L’elemento comune della ricerca di questi artisti fa riferimento a un’interpretazione della realtà che va ben oltre la percezione visiva, per addentrarsi negli spazi dell’invenzione, del sogno e della fantasia da de Chirico con la nascita della Metafisica a Ferrara, a Foppiani con la “scuola piacentina”.